Sequestrate supercar e una spiaggia a un commercialista toscano

La guardia di finanza del comando provinciale di Grosseto ha sequestrato oltre 6 milioni di euro di beni e quote societarie a un noto commercialista operante su Follonica e Grosseto, dedito abitualmente alla commissione di reati fiscali, contro il patrimonio e la persona, nonché ad intestazioni fittizie di beni.

Sono stati sottoposti a sequestro i beni nella disponibilità diretta ed indiretta del proposto, tra le province di Grosseto e Livorno, per un valore di oltre 6 milioni di euro, costituiti da 3 immobili ad uso abitativo, 1 spiaggia, 5 magazzini, 1 autorimessa, 4 capannoni industriali, 4 società e 12 autovetture tra le quali auto di lusso come Lamborghini, Ferrari e Maserati. Il patrimonio sarà ora gestito dall’Amministratore Giudiziario appositamente designato.

Le indagini sono partite dal 2012, con numerosi procedimenti penali individuati tra cui appropriazione indebita, estorsione, truffa e fittizia intestazione di società e beni.

Il tenore di vita dell'uomo risultava sproporzionato rispetto alle fonti di reddito e alle risorse finanziarie dichiarate. In più il professionista è stato ritenuto un socialmente pericoloso in relazione alle condanne già riportate. Nel tempo è riuscito, secondo la ricostruzione, ad accumulare una consistente provvista economica attraverso numerose movimentazioni di denaro derivante da evasione fiscale ed altri reati contro l’economia e il patrimonio, reimpiegando successivamente le somme illecitamente accumulate in acquisti di beni mobili, immobili e quote societarie.

Il procuratore aggiunto a Firenze Luca Tescaroli e il sostituto procuratore Giuseppina Mione hanno avanzato richiesta di applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali. Il Tribunale Misure di Prevenzione, presieduto dal dottor Raffaele D’Isa, valutando la sussistenza dei requisiti di legge, ha emesso i relativi provvedimenti ablatori dei beni riconducibili al proposto.

L’operazione testimonia l’impegno costante della Guardia di Finanza per contrastare i crimini economico-finanziari e, contestualmente, tutelare e difendere l’economia legale e le tante attività ed imprenditori che operano nel rispetto della legge, anche e soprattutto nell’ancora attuale difficile momento di congiuntura economica legato alla pandemia.



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