Treni, potenziata la tratta Firenze-Arezzo. Ma Fdi non ci sta: "Ammassati come sardine"

Da stamani la composizione del treno degli studenti 18739 nella tratta Firenze-Arezzo è stata potenziata. Dopo i forti disagi che ci sono stati ieri, quando i passeggeri sono stati fatti scendere a Ponticino poco prima di Arezzo per evitare il sovraffollamento, la Regione è subito intervenuta per sollecitare Trenitalia a potenziare i treni e a pretenderne la puntualità.

“Questo bacino (Valdarno-Arezzo ) - spiega l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli - in quella fascia oraria è uno dei più utilizzati per gli spostamenti degli studenti delle scuole superiori. Ci sono poche tratte – aggiunge - dove il servizio ferroviario è così utilizzato dagli studenti. Per questo è fondamentale che il servizio funzioni. Abbiamo quindi richiesto a Trenitalia immediate verifiche rispetto alle segnalazioni e azioni specifiche per evitare il ripetersi di questa criticità, oltre che attenzione nella gestione dei flussi nelle stazioni principali”.

E stamattina c'è stata la conferma che il treno in questione è stato rinforzato e che anche l’altro, il 4099 oggetto di polemiche nei giorni scorsi per ritardi, è partito regolarmente in orario facendo servizio come primo treno nelle stazioni principali.

“Come già detto - conclude Baccelli - una delle nostre priorità è che il servizio trasporto per i pendolari e in particolare per gli studenti funzioni, chiediamo quindi a Trenitalia di monitorare con la massima attenzione il servizio su questa tratta critica".

Il video di Torselli

“Per il governatore Giani e il Presidente Draghi il Covid circola solo nei luoghi di lavoro, nei ristoranti e nei cinema. I mezzi di trasporto, invece, sono immuni dal contagio; tantoché si viaggia ammassati come sardine".

E' la denuncia, corredata pure da un video di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

"Questo è quanto successo stamani sul regionale che parte da Chiusi ed arriva a Firenze Santa Maria Novella. Nessun distanziamento, e sfido chiunque ad affermare che in quei vagoni fosse rispettato il limite dell’80% di capienza.

Dal 15 ottobre il Green Pass sarà obbligatorio ovunque tranne sui mezzi di trasporto: laddove il virus circola maggiormente. Le cose sono due: o Giani e Draghi, improvvisamente, danno ragione a Fratelli d’Italia e riconoscono che il Green Pass non serve a fermare la pandemia; oppure pensano che il virus sia talmente snob da usare l’auto privata, anziché i treni dei ‘poveri’ pendolari. Noi, invece, non abbiamo dubbi: il passaporto vaccinale non ferma i contagi, è solo un regalo alle case farmaceutiche.

Se il Governo volesse davvero fermare la pandemia, renderebbe gratuiti i tamponi e i test salivari per tutti: vaccinati e non vaccinati. E la Regione esigerebbe da Rfi mezzi pubblici adeguati. Cosa aspetta Giani ad alzare il telefono dopo ciò che è successo ieri nell’Aretino? Siamo di fronte all’ennesima imposizione assurda di un Governo che non ha il coraggio di prendersi le sue responsabilità”.

Fonte: Ufficio Stampa


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