Bocconi Avvelenati a San Casciano, in campo la squadra cinofila del WWF

Per proteggere cittadini e amici a quattro zampe sono entrate in azione le Guardie WWF Toscana


Eklia e Freia, due Sherlock Holmes a quattro zampe, addestrate per la ricerca di esche avvelenate e armi, sono entrate in azione in alcune zone verdi di San Casciano. A chiamare i cani, un pastore tedesco e un pastore belga, guidati dai loro istruttori, è stato il Comune di San Casciano in Val di Pesa che ha usufruito di uno specifico servizio messo a disposizione dall'unità cinofila WWF Toscana con l'intento di individuare bocconi avvelenati nei pressi delle aree residenziali del capoluogo, a seguito di alcune segnalazioni ricevute dai cittadini.

"Dopo aver seguito il caso di alcuni residui di spugne sospette, situate nei pressi di un'area residenziale di San Casciano - spiega il comandante della Polizia locale dell'Unione del Chianti Fiorentino Massimo Zingoni - abbiamo ritenuto opportuno mettere in campo un servizio erogato dal WWF Toscana che si occupa di perlustrare le zone individuate come sospette, scovare gli eventuali bocconi e identificare i materiali rinvenuti".

L’intervento dell’unità cinofila è stato condotto e presenziato da Maurizio Cristofani, coordinatore regionale delle guardie WWF Toscana, Stefano Biagi vicecoordinatore, nucleo di Firenze guardie giurate WWF, Andrea Cucini, responsabile delle guardie cinofile delle guardie WWF Toscana. La squadra effettua vigilanza venatoria e presta servizio come guardia zoofila con l'obiettivo di tutelare gli animali da affezione.

“La nostra priorità è tutelare la salute dei cittadini - ha aggiunto il sindaco Roberto Ciappi - tutto ciò che può metterla a rischio nelle aree pubbliche e in quelle zone che le famiglie frequentano quotidianamente, come il fenomeno delle esche avvelenate, atto di inciviltà da deprecare, è da prevenire e contrastare con ogni strumento di nostra competenza”. All'intervento della squadra di vigilanza del WWF hanno preso parte anche le agenti di Polizia locale Rosa Valletti e Cristina Martinelli. Dalla ricerca sono emersi alcuni frammenti di materiale spugnoso che la Polizia locale ha fatto pervenire all'Istituto Zooprofilattico della Toscana per le verifiche necessarie.

Fonte: Ufficio Stampa Associato Chianti Fiorentino



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