Caso Sara Scimmi, profilo Facebook divenne commemorativo a insaputa della famiglia

sara scimmi

La conferma delle nuove prove sul caso di Mario Biondo, arriva pochi giorni dopo quella del caso Sara Scimmi, dove grazie ai video di sorveglianza di quella notte ed un lavoro di pulizia del segnale video, insieme ai rilevamenti sul luogo, hanno permesso dopo quattro anni di identificare il modello del veicolo coinvolto nella morte della diciannovenne, il 9 Settembre 2017.

Come già affermato, il team di legali italo-americani Emme Team sta lavorando sullo smartphone della giovane di Castelfiorentino. Sarà finalmente possibile identificare chi modificò all’insaputa della famiglia il profilo Facebook di Sara Scimmi in commemorativo, recuperando informazioni importanti per scoprire cosa accadde realmente quella notte.

Il profilo Facebook commemorativo viene attivato solitamente dai familiari dopo la scomparsa di una persona, così che chi vuole porgere il proprio cordoglio può farlo. Ma a quanto pare questa modifica è avvenuta all'insaputa dei familiari.

Il pool di legali grazie a determinate leggi federali e precedenti verdetti, permette a chiunque ne abbia necessità di chiedere a un Giudice americano l’autorizzazione per ottenere i movimenti internet di un account che ha commesso un determinato crimine, dal furto d’identità, all’uso non autorizzato di immagini, o dei profili dei propri congiunti, inspiegabilmente chiusi, alterati o addirittura trasformati in commemorativi, senza autorizzazione da parte della famiglia. Con conseguente perdita di prove fondamentali sul caso. La stessa procedura è stata attivata per il caso di Mario Biondo, cameraman palermitano trovato morto a Madrid. 

Si arrivò cosi a scoprire che altri due dispositivi esterni erano collegati ai social della vittima e che erano presenti nell’appartemento  e nelle vicinanze, la notte che il ragazzo fu trovato senza vita.



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