Sciopero lavoratori Asl e presidio davanti all'ospedale di Cecina

Lunedì 11 ottobre dalle 10 alle 13 è in programma un presidio davanti all'ospedale di Cecina organizzato dalle segreterie provinciali Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil. L'iniziativa è allestita a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell'Asl indetto a livello regionale da Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil. Di seguito un comunicato in cui si spiegano i motivi della mobilitazione.

"Nei giorni scorsi abbiamo proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici operanti nell'Asl Toscana nordovest. I servizi sanitari Asl si trovano ormai in una situazione critica e di grande sofferenza: ciò è dovuto sia al permanere dell'emergenza pandemica e dunque alla conseguente necessità di sostenere l’espansione delle attività Covid, sia alla necessità di garantire il mantenimento dell'assistenza ordinaria".

E' la denuncia mossa da Valerio Musetti (coordinatore FP-Cgil Asl Toscana nordovest), Enzo Mastorci (coordinatore Fp-Cisl Asl Toscana nordovest) e Brunello Fidanzi (coordinatore Fpl-Uil Asl Toscana nordovest).

"Riteniamo inoltre inaccettabile il blocco degli organici previsto dalla Regione Toscana così come le mancanze di risposta da parte dell'Asl in relazione alla regolamentazione dei processi di mobilità interaziendale dei lavoratori del settore.

Sono mesi che denunciamo la grave carenza di operatori sociosanitari, infermieri, amministrativi e tecnici sanitari. La mancanza di personale sta determinando un eccessivo ricorso al lavoro straordinario, con tutto ciò che ne consegue in termini di incolumità psicofisica del personale e qualità di servizi erogati al cittadino. La situazione è resa inoltre ancor più critica dalle mancate sostituzioni del personale sospeso perchè non vaccinato. Senza contare la mancata sostituzione di personale assente da lungo tempo a causa di malattie, infortuni, gravidanze o congedi.

Riteniamo anche molto grave che vengano messi a repentaglio diritti fondamentali come i riposi o le ferie.

Non possiamo inoltre fare a meno di evidenziare gravissime carenze nelle relazioni sindacali che generano effetti negativi sulla contrattazione di secondo livello: una situazione che determina mancati accordi su progressioni orizzontali, indennità di malattie infettive, regolamentazione dell'orario di lavoro e disciplina di alcuni istituti contrattuali inerenti la gestione del rapporto di lavoro che penalizzano economicamente molte lavoratrici e lavoratori. Rileviamo infine la mancanza di regolamentazione dei processi di mobilità interaziendale e aziendale.

La situazione è ormai diventata insostenibile e ci riserviamo di mettere in atto tutte le azioni di protesta e di lotta necessarie".

Fonte: Ufficio Stampa



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