Comitato Difesa della Costituzione, l'incontro a Empoli "Giù le armi, rispettare l'articolo 11"

Si è svolto ieri, sabato 9 ottobre, alla Casa del Popolo di Santa Maria di Empoli, il primo incontro di approfondimento, organizzato dal COCOEM, Comitato per la Difesa della Costituzione dell'Empolese Valdelsa, sull'Articolo 11 della Costituzione "L'Italia ripudia la guerra..", all'indomani dell'ennesima sconfitta in Afghanistan della strategia militare occidentale. Interventi di alto livello di analisi storica e di politica bellica attuale da parte degli ospiti Fulvio Scaglione, Alice Pistolesi e Matteo Bortolon, ma anche dal pubblico presente e dalle forze politiche che hanno partecipato, accettando l'interlocuzione che il comitato stesso ha sollecitato. Si è trattato solo del primo momento di un percorso che il Comitato intende proseguire durante l'annata '21-'22. Dalle relazioni e dai numerosi interventi è apparsa chiara la complessità della materia, ma anche la necessità di un cambiamento di rotta deciso nella politica internazionale della Repubblica Italiana, nel contesto delle alleanze e delle relazioni internazionali nelle quali, ai sensi dell'art. 11, la Repubblica è coinvolta. Sono stati approfonditi i motivi oggettivi che limitano le possibilità di modificare rapidamente gli attuali assetti delle alleanze e delle cessioni di sovranità previste dall' articolo 11, che si sono dimostrate, di norma, soprattutto negli ultimi 30 anni, del tutto inefficaci a perseguire gli scopi pacifici dello stesso articolo 11 della Costituzione, ma sono state anche indicate azioni politiche concrete per stare nelle alleanze, NATO e UE in particolare, e nei trattati commerciali, con un profilo meno prono e subalterno agli interessi di classi e nazioni dominanti:

- Procedere sulla strada di una riduzione delle spese militari e della vendita di armi, in controtendenza all'attuale incremento proseguito anche in tempi di pandemia;

- Ratificare il Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari, definitivamente entrato in vigore il 22 gennaio scorso;

- Ricercare un ruolo attivo dell'Italia in ambito internazionale nella distensione con le potenze asiatiche emergenti anche in dissonanza con gli alleati più potenti come USA, Francia, Germania, GB;

- Attuare una diversa politica autonoma sul Medio Oriente, a partire dalla irrisolta questione palestinese e dalla condanna della aggressività israeliana, anche nucleare, in Medio Oriente.

Si tratta insomma di recuperare un ruolo che l'Italia pure ha, in parte, avuto ai tempi della guerra fredda e dell'URSS. Su questo tema e sulla interlocuzione con le forze politiche più presenti nel nostro territorio il Comitato per la Difesa della Costituzione proseguirà la sua iniziativa.

Durante l'assemblea si è abbattuta la notizia dell'assalto squadrista e fascista alla sede romana della CGIL durante le manifestazioni romane No greenpass. Il Comitato per la Costituzione Empolese esprime la sua piena solidarietà alla CGIL e la sua condanna per l'aggressione, auspicando che gli evidenti illeciti mostrati in numerosi video, siano perseguiti sul piano penale individuale.

All'interno del Comitato è aperta una discussione sulla effettiva necessità e sulla costituzionalità delle misure di green pass, soprattutto in relazione alle ricadute sui diritti del lavoro. Abbiamo su questo argomento tra noi idee diverse e tutte ben motivate, avremo modo di discuterne nei prossimi giorni. Osserviamo con interesse le discussioni pubbliche e le manifestazioni su Green Pass e obbligo vaccinale. Le legittime manifestazioni pacifiche che attraversano le città sul tema Green Pass, sollevano un problema di fiducia e di consenso che mancano. Siamo per lo più critici sulla gestione da parte dei governi della Pandemia, a partire dal febbraio 2020, per l'assenza di un serio piano anti pandemico, per una comunicazione carente, spesso foriera di grande confusione, di inutili conflitti e ricerca di untori, per la mancata mobilitazione competente dei medici di base, che dovevano svolgere un ruolo chiave. E' per noi tuttavia ovvio che la gravissima aggressione alla CGIL nulla ha a che fare con questi dubbi e democratiche istanze.

Fonte: Comitato per la Difesa della Costituzione dell'Empolese Valdelsa



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