Ciao Milly: l'arte dell'Empolese saluta Mirva Fiorini, ex insegnante

mirva milly fiorini
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Mirva Fiorini in una foto d'archivio

Aveva 67 anni Mirva 'Milly' Fiorini, artista e docente di Vinci. Ha insegnato per molti anni al liceo Il Pontormo di Empoli. È scomparsa all'ospedale di Empoli. Riportiamo il lungo ricordo e cordoglio di Alessandra Scappini, ricercatrice, storica e critica di arte.


Mirva Fiorini ci ha lasciato in silenzio. Ho avuto il piacere di conoscerla tanti anni fa, visitando il suo studio e la sua casa a Vinci, gremita di dipinti, mentre stava preparando una nuova mostra. Affabile e sincera, mi ha subito chiesto se potevo scrivere due righe per la presentazione nel catalogo titolato “Materia in colore”. Era il 2003, se non erro. Cito alcune frasi dal testo, sfogliando le pagine, per parlare di lei: “Mirva Fiorini, come è solita dire per esprimere le modalità del suo creare, “mette le mani dentro”, si immerge nella materia cromatica per trarne vigore necessario ad alimentare l’energia interna che, come un flusso coscienziale emerge in superficie e si trasferisce immediatamente sul supporto, seguendo un procedimento automatico che esclude in primis l’intervento della ragione. […]”.

Ci siamo incontrate di nuovo e, negli ultimi anni, presso l’Istituto Superiore Il Pontormo di Empoli presso cui insegnava Disegno e Storia dell’Arte. Ha insegnato anche a mio figlio, uno dei suoi numerosi allievi.

In seguito al diploma in Magistero d’arte di Porta Romana a Firenze, con la guida del maestro Renzo Grazzini, si era dedicata alla pittura, utilizzando molteplici materiali e proponendo le sue opere in collettive, concorsi nazionali, personali in spazi privati e alternativi fin dagli anni Settanta. Immagini delle sue opere appaiono in alcune pubblicazioni come “Fulvia, straordinaria donna comune” di Elettra Lorini, “Biglie di Mercurio, due monologhi” di Fausto Maria Pico, “Maschere”, racconti di Paola Presciuttini che ha collaborato con lei, scrivendo testi dialogici, come quando ha immaginato un colloquio con Madonna Lisa di Leonardo, per presentare Mirva: “Lo sa lei, mia superba amica, che questa terra ha già dato alla pittura tutto quello che poteva dare? E lei, lei che cosa vorrebbe aggiungere, quali risposte?

Me stessa e la mia passione per la vita. Il quadro per me è il luogo della risposta. E’ il mio punto di vista, e in quanto tale è unico. E’ così che traduco il mio sentire, che lo capisco e lo attraverso trasformandolo in colori e immagini. E’ la capacità di esternare l’energia che muove la vita in cerca di un assoluto condivisibile. In cerca di quello che scorre in profondo dentro l’artista perché risuoni con le profondità dell’altro”.

Avrei voluto assistere ancora a questi processi della “Materia in colore”, ammirare le nuove opere di Mirva, parlare con lei, scambiarsi punti di vista e acute considerazioni nel suo studio.

In un messaggio inviatomi tramite e mail un anno fa, scriveva:

“Io sto bene e se ho degli acciacchi sono dovuti, mi dicono, all’età. Vi ho pensato molto voi docenti in prima linea in questa novità totale della lezione a distanza, immagino che la complicanza si aggiunge alla precarietà del momento e tutto assume un altro volto.

Non so quale pensiero ti sia fatta sul futuro e mi piacerebbe parlarne con te… … per quanto mi riguarda nel primo anno di pensione e dopo un periodo come quello passato nell’anno precedente, questa chiusura totale delle relazioni è stata un bel banco di prova. Credo comunque di avere mantenuto un buon equilibrio mentale!! E meno male perché ho ancora tante cose da vedere e fare”.

Avrei voluto “vedere e fare ancora tante cose” con te cara Mirva, mentre rimpiango di non esserti stata vicina negli ultimi tempi, di non aver condiviso con te pensieri e parole,…e non trovo, né ammetto giustificazioni possibili. Altri, meglio di me, possono spendere fiumi di parole per ricordarti, mentre ti saluto con un caldo abbraccio.



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