Medico di montagna si dimette, 1400 pazienti in attesa nel Pistoiese

Si è dimesso il medico di famiglia dalla Montagna Pistoiese. Il sindaco interpella la Asl che risponde: "Assistenza garantita ai cittadini, in corso 13 nuovi incarichi"


"Privare la montagna e la collina del medico di famiglia significa privare i residenti di questi luoghi del diritto alla salute e di un servizio essenziale e irrinunciabile. Assegnare a chi vive a Cireglio, Le Piastre, Pracchia e Orsigna un medico di medicina generale che ha l’ambulatorio altrove, nella piana, significa di fatto togliere il servizio agli abitanti della montagna. Pensiamo ad esempio agli anziani che vivono nelle frazioni montane: credere che possano percorrere chilometri per una ricetta o una visita è una prospettiva del tutto irreale. Quello che sta accadendo è preoccupante e saremo ancora una volta in prima linea, così come due anni fa, per chiedere a chi di dovere di trovare una soluzione al problema".

Così interviene il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, sulla vicenda dei 1400 pazienti che da fine mese resteranno senza medico di famiglia dopo l’annuncio di dimissioni dell’attuale dottore che aveva preso servizio in quelle zone. Il sindaco ha già contattato l’Azienda Usl Toscana Centro chiedendo un intervento.

"L’azienda sanitaria – continua il sindaco - ci ha informato che è in corso un bando per l’assunzione di altri cinque medici di medicina generale nell’ambito di Pistoia".

Tre di questi cinque posti, così informa l’Azienda Usl rispondendo alle richieste del Comune, avranno dei vincoli territoriali, tra cui è compreso quello per Cireglio-Le Piastre-Pracchia-Orsigna. Si tratta di un bando destinato a medici corsisti che scade il 3 novembre.

"Non possiamo sapere adesso se andrà o meno a buon fine ma – sottolinea il sindaco - anche se dovesse andare a segno, il medico non prenderebbe servizio prima della prossima primavera. Dunque ci sarebbe comunque da risolvere la questione in via temporanea. La situazione è preoccupante perché nelle procedure previste per le assegnazioni non si tiene conto dei bisogni di territori come quelli montani e periferici. Abbiamo chiesto all’Azienda sanitaria di attivare tutti i possibili canali al fine di non interrompere questo essenziale servizio, cercando anche soluzioni transitorie in attesa dell’esito del bando annunciato".

Asl Toscana Centro: "Adottate tutte le misure previste. Assistenza ai cittadini garantita"

“Abbiamo adottato tutte le misure previste dalle normative e dagli accordi di Medicina Generale e, tuttavia, il nostro impegno prosegue perché comprendiamo i disagi dei cittadini della Montagna pistoiese”. Lo dichiara l’Azienda USL Toscana centro, che fa sapere di aver fatto appello a tutti i Medici di Famiglia da poco convenzionati nell’ambito di Pistoia rappresentando le necessità delle frazioni montane del Comune di Pistoia, non appena è venuta a conoscenza delle dimissioni del dottor Simone Iadevaia. La USL fa sapere di aver anche messo a disposizione dei Medici, gratuitamente, gli ambulatori delle frazioni montane. Ad oggi ancora nessuno ha dato la propria disponibilità.

L’Azienda chiarisce che l’assistenza ai cittadini è comunque garantita, essendo le frazioni montane del Comune ricomprese nel medesimo ambito cittadino, con un numero di medici convenzionati che possono assorbire fino a 10.000 nuovi assistiti. L’Azienda ha valutato il fabbisogno di nuove convenzioni entro l’ambito del comune di Pistoia in misura di tredici incarichi, i quali sono conferiti con appositi bandi. Con i bandi regionale e nazionale sono già stati individuati ed entrati in servizio nuovi cinque medici ed ulteriori tre che prenderanno servizio entro inizio 2022. I medici hanno facoltà di individuare la sede degli ambulatori nel territorio comunale; l’Azienda ha comunque chiesto la loro disponibilità ad effettuare l’apertura ambulatoriale nelle frazioni montane. Ulteriori cinque convenzioni sono a bando per i medici corsisti di Medicina Generale (l’avviso scade il prossimo 3 novembre): due di questi posti sono prevedono vincolo di attività ambulatoriale nelle frazioni collinare e montana del comune. L’Azienda auspica di trovare nei giovani medici che entreranno a breve in servizio la soluzione da tanto cercata per garantire lo svolgimento dell’attività ambulatoriale in quella porzione di territorio.



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