Pomodoro, Coldiretti: "Decreto Draghi salva 'made in Tuscany'"

Pomodoro

“E’ stato sventato un pericolo senza precedenti per il Made in Tuscany e per il nostro paese. Il pomodoro fiorentino ha rischiato di diventare cinese e così altre varietà toscane. Consegnare la produzione delle sementi alla Cina avrebbe significato consegnarli le chiavi della nostra biodiversità e del patrimonio genetico nazionale fatto di sementi conservati da generazioni di agricoltori. Ha fatto bene il Governo ad applicare per la prima volta nella storia il potere speciale della Golden Power. Le conseguenze di questa cessione avrebbe prodotto effetti collaterali incalcolabili per tutto il nostro sistema”: è quanto afferma il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi nell’esprimere apprezzamento per la firma da parte del presidente del, Consiglio Mario Draghi e del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli del decreto che “dispone l’esercizio del potere di opposizione nei confronti dell’operazione di acquisizione da parte di Syngenta Crop Protection Ag, dell’intero capitale di Verisem B.V. e delle sue controllate”. La Coldiretti, insieme a Filiera Italia, è stata la prima a richiedere un intervento del Governo per impedire il passaggio in mani cinesi di una realtà strategica per la sovranità alimentare nazionale”.

La Toscana è la culla della biodiversità con 15 Igp, 16 Dop, 11 Docg, 41 Doc, 6 Igt e 460 prodotti agricoli tradizionali alle quali si aggiungono 5.000 aziende agricole ed oltre 125 mila ettari destinati a biologico od in conversione. Tra i semi che hanno rischiato di finire nelle mani cinesi c’è anche l’antica varietà del pomodoro costoluto fiorentino, oggi molto diffusa in tutto il paese. E’ una delle tante varietà di sementi autoctone, insieme a cavoli, radicchi, cipolle, cicoria, fagioli, piselli, pomodori, melanzane, carote, fave, ravanelli, cetrioli, meloni, cocomeri e peperoni ma anche dalle zucche e fiori da mangiare, presenti nel catalogo della Verisem.

Fonte: Ufficio Stampa



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