Aggressione dopo la partita Fiesole-Rondinella, scattano le prime sei denunce

Dopo la partita di calcio giovanile, sabato 30 sul campo di Caldine, un gruppo di persone ha aspettato l'uscita degli avversari dagli spogliatoi aggredendoli: proseguono le indagini


Continuano gli accertamenti e l'identificazione delle persone che nel dopo partita Fiesole Calcio-Rondinella di sabato scorso, hanno aggredito la squadra dei giocatori ospiti, la Rondinella (Qui la notizia). Al momento sono sei le persone denunciate, tutti giovani tra i 19 e i 23 anni, tra cui quattro calciatori del Fiesole Calcio e due spettatori, uno dei quali calciatore di un'altra società. Ieri sera i carabinieri di Fiesole hanno redatto i verbali per i primi indagati, ritenuti responsabili insieme ad altre persone in via di identificazione. L'aggressione si sarebbe verificata al termine della partita under 19 sul campo di Caldine, frazione di Fiesole e due calciatori sono finiti in ospedale. Le persone accusate dovranno rispondere dell'ipotesi di reato di percosse e lesioni personali aggravate dell'aver agito in più persone riunite e in occasione di manifestazioni sportive.

Dalle indagini, ancora in corso, è emerso che quel sabato pomeriggio si era verificata una prima lite tra i giocatori durante la partita, interrotta dall'arbitro che aveva espulso alcuni giocatori del Fiesole e il portiere della Rondinella. Apparentemente calmati gli animi, finita la partita i giocatori hanno raggiunto gli spogliatoi e dopo essersi preparati per uscire, i calciatori della Rondinella accompagnati da genitori e familiari hanno trovato fuori dall'impianto sportivo un gruppo di persone, raggruppate a lato della strada, che hanno iniziato a inveire nei loro confronti. Provocazioni verbali e sputi sono sfociati in aggressione per due giocatori della Rondinella, colpiti con un bastone e un casco. I due giovani sono riusciti ad allontanarsi e in ospedale sono state riscontrate lesioni guaribili in 3 e 7 giorni. Ferito anche l'allenatore della Rondinella, con 5 giorni di prognosi e fortunatamente senza conseguenze anche una madre, che corsa via velocemente verso la propria macchina con il figlio, è stata urtata su un fianco. Nessuna delle vittime ascoltate finora ha manifestato l'intenzione di sporgere denuncia, non escludendo però la possibilità entro i termini di legge.

Le indagini continuano con il coordinamento della Procura della Repubblica di Firenze, orientate alla completa identificazione degli altri soggetti coinvolti. Per gli attuali sei indagati è stata inoltre avviata la procedura per l'emissione dei daspo a cura degli uffici della questura di Firenze.



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