Buongiorno Empoli: "Panchine sparite dal centro di Empoli. Non è una città per vecchi?"

Prima sono sparite le panchine dal “giro”. Non ce ne siamo accorti subito, noi che raramente ci sediamo, se non a un tavolino per un aperitivo o un caffè in compagnia, noi che percorriamo veloci le strade per andare da qualche parte. Ce lo hanno fatto notare le persone più anziane, quelle più lente, quelle che si fermano a riposare, quelle che non vanno in nessun luogo, ma semplicemente “in centro”. In Consiglio Comunale l'assessore ha risposto perentorio che è stato per un problema di sicurezza: c'era il covid, gli assembramenti (nel giro deve essere più aggressivo, altrove sono rimaste). Non sappiamo se si tratta dello stesso covid che ci permette di stare attaccati in treno, in autobus, nei locali.

Oppure forse, anche, l'ingombro di strade che con i dehors non consentivano il passaggio di ambulanze, ma tant'è. Abbiamo “espulso” qualcuno, ma non si è lamentato nessuno. Poi venerdì la sorpresa: tra le poche rimaste, una parte delle panchina di Piazza della Vittoria (su tre lati della piazza: il lato che guarda il centro, quelli che accolgono chi arriva dall'Arno e dalla Stazione) vengono tolte. Proprio mentre si allestisce la festa che per antonomasia dovrebbe essere dell'accoglienza e dell'inclusione, in questa ritrovata necessaria socialità: il Natale. Non crediamo che sia premeditato, è sicuramente una sottovalutazione, una dimenticanza, indifferenza forse. E allora noi proviamo a ricordarlo: costruiamo una città per tutte e tutti, una città capace di far sentire vivo anche chi va più lento, chi deve fermarsi ogni tanto, chi per sedersi non ha bisogno di consumare. Permettiamo che ci si sieda di nuovo a guardare passare la gente, ad ascoltare chi ci racconta, interrompendo magari un po' di solitudine, che questa è anche la sua città.



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