Covid, ‘Abbiamo fatto 30. Facciamo 31’: il sostegno dei tecnici della Fiorentina

Sono sempre più numerosi gli sportivi, che continuano a offrire il loro sostegno alla campagna di sensibilizzazione contro il Covid "Abbiamo fatto 30. Facciamo 31”. Per loro non ci sono dubbi sulla bontà della vaccinazione. Il concetto è chiaro. Se vogliamo essere protetti ed evitare che il virus ritorni a circolare, occorre vaccinarsi. Lo credono fermamente i tanti campioni dello sport, professionale e dilettantistico, che sono scesi in campo, senza se e senza ma, a fianco della Regione Toscana, per sostenere la più grande campagna di vaccinazione della storia. Lo hanno fatto di recente anche il tecnico e il medico responsabile della Fiorentina, Vincenzo Italiano e Luca Pengue, nella ferma convinzione che tutto dipende dai nostri comportamenti e che il vaccino è l’unico strumento per salvare tante vite.

"Se continuiamo a insistere sui richiami aggiuntivi di rafforzamento, sulle prime dosi e su comportamenti corretti, possiamo limitare il più possibile eventuali misure", commenta il presidente Eugenio Giani. "Lo slogan ‘Abbiamo fatto 30. Facciamo 31’, è un invito a vaccinarsi, per chi non l’avesse ancora fatto, e ad effettuare la terza dose, per chi non volesse perdere l’efficacia della copertura vaccinale, trascorsi i 6 mesi dall’ultima somministrazione. Anche se non siamo a livello dell’anno scorso, i contagi stanno risalendo. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia e vanificare i grandi risultati, tra i migliori in Italia, che la Toscana ha raggiunto con l’impegno, la responsabilità e il senso civico dell’intera comunità, a tutti i livelli".

"Ringrazio tutti i nostri sportivi - conclude Giani - che ci aiutano in questa grande opera di sensibilizzazione, per poter garantire ai cittadini toscani la vita sociale che meritano. Chi non è vaccinato deve immunizzarsi, se vuole partecipare alla vita della comunità. Per chi scegli di non farlo, favorendo la diffusione del virus, ritengo che sia giusta la proposta di provvedimenti restrittivi”.

Fonte: Regione Toscana



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