Sospeso l'abbattimento dei mufloni sull'Isola del Giglio

(Foto da Pixabay - Pixel-mixer)

I mufloni del Giglio sono salvi, almeno per ora. Il presidente dell'Ente Parco Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, infatti, ha annunciato di “aver sospeso gli abbattimenti dei mufloni sull'isola del Giglio, ma non abbiamo concordato altro e sono in attesa di ulteriori incontri con il mondo animalista. Vediamo se a questo gesto disponibilità da parte del Parco ne corrisponde un altro da parte loro. Si concordi però che il muflone al Giglio non ci deve stare".

Sammurri ha avuto colloqui fino a ieri sera con la presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, Michela Vittoria Brambilla, la quale ha espresso soddisfazione per la decisione e in una nota ha dichiarato che "le possibili soluzioni allo studio sono due: il trasferimento degli animali in aree faunistiche dove sia loro garantita un'adeguata condizione di benessere oppure la permanenza dei mufloni sull'isola ma in uno spazio recintato".

"Come Ente Parco abbiamo solo sospeso gli abbattimenti - ha replicato Sammuri - e quella della Brambilla è un'interpretazione personale che non condivido. Ho preso atto delle proposte della Brambilla ma dobbiamo parlare in modo più approfondito".

Enpa: "Tante soluzioni che non prevedono la morte"

"L'Ente Nazionale Protezione Animali accoglie con grande compiacimento la decisione del presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri di fermare gli abbattimenti dei mufloni nell'Isola del Giglio e permettere lo spostamento di questi incredibili animali in aree faunistiche".

In un comunicato, l'Ente Nazionale per la Protezione degli Animali  di chiara inoltre di aver “già fatto notare il paradosso delle uccisioni. I mufloni sono stati portati al Giglio negli anni '50 per salvaguardarli e preservare la specie. Abbiamo più volte segnalato l'esistenza di molteplici soluzioni incruente tra cui anche la sterilizzazione e l'immunocontraccezione. L'Enpa chiede che il Governo approvi l'introduzione in Italia del vaccino immunocontraccetivo GonaCon, utilizzato già da tempo con successo in altri Paesi".

Esporto Codacons: "Il muflone non è invasivo"

È arrivato anche un esposto da parte di Codacons alle procure della Repubblica di Livorno e Grosseto e alla Corte dei Conti della Toscana.

Nell'esposto il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori afferma che “l'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano non ha effettuato studi sull'Isola del Giglio per determinare se il muflone sia invasivo. È interessante notare che l'Ente Parco sembra avere usato il database dell'Iucn per convalidare il proprio progetto, mentre l'Ue tende a prediligere il più grande database internazionale Cabi. Ci sono 12-20 mufloni ogni 1.000 ettari (25-40 esemplari totali in un'area di oltre 2.100 ettari), una densità di popolazione che avrebbe difficoltà a produrre un impatto negativo tangibile sull'ambiente" riporta l'esposto.

"C'è inoltre da dire che studi recentemente condotti dal Dipartimento di Biologia di Firenze sulla popolazione di mufloni dell'Isola d'Elba hanno avuto come esito la loro non invasività, ovvero hanno verificato che questi mammiferi non danneggiano significativamente le leccete locali dato che, per una forma di rispetto ed un'innata tendenza a raggiungere un equilibrio con l'ambiente in cui vivono, tendono a brucare in modo diffuso e non localizzato, annullando così ogni possibile effetto dannoso ed aiutando tra l'altro a contenere eventuali incendi".

 



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