Gli ospedali di Campostaggia e Nottola promossi con due Bollini Rosa per il biennio 2022-2023

Si è tenuta a Roma ieri, lunedì 2 dicembre, la premiazione degli ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie non solo femminili. Gli ospedali di Campostaggia e Nottola sono stati premiati per il biennio 2022-2023 con due bollini rosa, confermando il risultato degli scorsi anni.

I bollini rosa sono un riconoscimento che dal 2007 viene conferito dalla Fondazione Onda agli ospedali italiani che prestano attenzione specifica alle patologie femminili, un esempio concreto di applicazione della medicina di genere in ambito ospedaliero.

Un’iniziativa, con il patrocinio di 19 società scientifiche, che ha l’obiettivo di individuare, collegare e premiare le strutture ospedaliere che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili; contribuire a una scelta consapevole del luogo di cura da parte dell’utente attraverso un confronto diretto tra i servizi offerti dalle diverse strutture; dare voce alle pazienti sui servizi premiati (customer satisfaction).

Gli ospedali, in possesso di determinati requisiti, vengono premiati attraverso un bando biennale che certifica le strutture ospedaliere italiane per la loro offerta di servizi a favore delle donne. Ecco i criteri di valutazione dei servizi: presenza di specialità cliniche di interesse femminile, tipologia e appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, presenza di servizi di accoglienza per le pazienti (prestazioni aggiuntive di presa in carico, mediazione culturale, assistenza sociale).

La valutazione è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche, più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.

“Il riconoscimento dei Bollini Rosa ci fa particolarmente piacere perché riconosce l’impegno non solo del nostro reparto ma di tutta la struttura – spiega Marco Cencini, direttore Uoc Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Nottola –. Ottenerlo significa aver predisposto percorsi strutturati e preordinati per dare risposte precise ai bisogni dell’utenza, mettendo in risalto prevenzione, diagnosi, medicina di genere. Un’attenzione che la donna trova automaticamente quando entra nella nostra struttura, ricevendo attenzione per ogni necessità”.

“Questo è un ottimo risultato per tutto il presidio dell’Alta Valdelsa, merito del lavoro del personale medico, ostetrico, infermieristico ma più in generale di tutta la struttura che ha saputo cogliere l’indirizzo che spinge il futuro della sanità sempre più verso la medicina di genere – afferma Massimo Gabbanini, direttore dell’Uoc Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Campostaggia –. L’impegno costante nel tempo di tutto il presidio, il territorio e il dipartimento Materno-infantile ha consentito di confermare i due bollini rosa che sono un riconoscimento rilevante per Campostaggia”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dalle due direzioni ospedaliere di Campostaggia e Nottola.

“L’ospedale è stato premiato perché ha messo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’àmbito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza – afferma Lucia Grazia Campanile, direttrice del presidio ospedaliero di Campostaggia –. Ad esempio, nel nostro ospedale abbiamo valorizzato il  progetto per le malate oncologiche ‘La forza e il sorriso’, dove alle pazienti offriamo sedute gratuite con estetiste e parrucchiere per aiutarle in particolari periodi di malattia”.

“È un riconoscimento importante per tutto il presidio – afferma Rosa La Mantia, direttore dell’ospedale di Nottola – perché è la dimostrazione di un’attenzione costanti nel tempo di tutte le sue componenti, a partire dal dipartimento Materno infantile. È un’iniziativa che qualifica tutta la struttura e il suo impegno verso le tematiche promosse dalla Fondazione Onda”.

Fonte: Ufficio Stampa



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