Nell'Empolese Valdelsa e cuoio nasce LinK, il progetto di inclusione sociale di Sds e terzo settore

Franco Doni e Alessio Spinelli, direttore e presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa (foto gonews.it)

La Società della Salute Empolese Valdarno Valdesa insieme ai soggetti del terzo settore costruisce percorsi e opportunità per cittadini in situazione di svantaggio e fragilità sociale


Franco Doni e Alessio Spinelli, direttore e presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa (foto gonews.it)

Pubblico e privato del terzo settore insieme per dare una risposta alle situazioni di fragilità sociale attraverso l'inserimento delle persone svantaggiate in percorsi lavorativi. E' nato con la prerogativa della co-progettazione, che risponde al codice del Terzo Settore e alla nuova Legge Regionale toscana 65/20, il progetto "LinK- Lavoriamo Inclusivamente", promosso dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa e da quei soggetti - associazioni, consorzi e cooperative sociali - che hanno risposto all'avviso pubblico lanciato la scorsa estate.

Le risorse per finanziare questo progetto annuale, 650 mila euro di cui circa la metà destinate alle indennità per i tirocini di inclusione, arrivano dai fondi della SdS e dalle donazioni per l'emergenza Covid-19 effettuate da soggetti privati e aziende.

All'avviso pubblico della Società della Salute hanno risposto l'Arciconfraternità Misericordia di Empoli, la cooperativa Lo Spigolo, la cooperativa La Pietra d'Angolo, la cooperativa Sintesi- Minerva, la cooperativa Orizzonti onlus, il comitato Le Querce di Mamare onlus, la Pegaso Network Coop Sociale onlus, il Consorzio Co&So, il Consorzio Mestieri Toscana e l'Associazione vecchie e nuove povertà. Nella fase di co progettazione questi soggetti hanno collaborato tra loro e con la SdS per creare proposte e percorsi di inclusione attraverso tirocini lavorativi destinati a soggetti svantaggiati.

LinK - a chi è rivolto e come accedere al progetto di inclusione

(foto gonews.it)

Il progetto è stato presentato questa mattina nella sede Asl Toscana Centro di Empoli alla presenza di Alessio Spinelli e Franco Doni, rispettivamente presidente e direttore della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, il personale della Sds che si occuperà di LinK e i soggetti del terzo settore che hanno risposto all'avviso.

I percorsi sono rivolti in particolare persone tra i 50 e i 65 anni che hanno perso il lavoro a causa della crisi causata dal Covid-19, a donne sole con figli minori, a giovani tra i 18 e i 35 anni con bassi livelli di scolarizzazione, a piccoli imprenditori o partite iva che, sempre a causa della pandemia, hanno visto ridursi drasticamente la propria attività, a persone che beneficiano del reddito di cittadinanza, a persone senza fissa dimora.

Per l'individuazione delle persone che potranno accedere ai percorsi di inclusione ci si avvarrà dell'esperienza e delle specifiche competenze di quei "recettori" di informazioni presenti sul territorio dei 15 comuni come i Servizi Sociali, gli Sportelli Accoglienza, il Segretariato Sociale e i Tavoli interistituzionali di Inclusione Sociale.

Negli sportelli di accoglienza, che si troveranno in più punti dell'Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore, saranno presenti operatori che svolgeranno una prima accoglienza seguita da colloqui approfonditi fino all'orientamento dei percorsi che possono essere di due tipi. Occupabilità, da cui partiranno percorsi formativi coerenti con le opportunità offerte dal territorio o inoccupabilità, che prevede il rafforzamento delle proprie capacità con l'obiettivo dell'inserimento lavorativo. Gli sportelli di ascolto saranno alle Misericordie di Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, a San Miniato con la cooperativa Lo Spigolo e proiezioni a Fucecchio nei locali messi a disposizione dal Comune e a Santa Croce, al Centro zonale.

Il progetto Link rappresenta l'evoluzione di una serie di esperienze che sono state messe in campo negli scorsi anni sul tema dell'inclusione sociale come il progetto "Win - vecchie e nuove povertà" o il tavolo del lavoro del Valdarno e che adesso confluiscono in questo nuovo modello organizzativo basato sul criterio della co-progettazione tra la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa e tra tanti protagonisti del Terzo Settore. Associazioni e cooperative che mettono la propria esperienza al servizio di questo nuovo percorso per dare risposte concrete ai cittadini in situazioni di svantaggio, in molti casi dovute anche alle conseguenze della pandemia ma non solo.



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