"Il patto dei sindaci" per la rinascita della Montagna toscana

Matteo Biffoni

Lavorare insieme per la Montagna toscana, per dare ai territori la stessa dignità e le stesse opportunità delle città, per frenare lo spopolamento, per modellare ad hoc norme e investimenti per realtà troppo spesso dimenticate dalla politica: è forte e chiaro il messaggio che è uscito da “Il patto dei sindaci”, l’evento organizzato da Anci Toscana all’Abetone in occasione della Giornata internazionale della Montagna, che ha raccolto in presenza e on line i primi cittadini dei Comuni montani, oggi più determinati che mai.

Una iniziativa che ha sancito una rinnovata unità e rinsaldato l'impegno condiviso con Anci Toscana per la tutela, il rilancio e lo sviluppo della montagna, senza fare sconti e senza farsi illusioni, ma consapevoli che solo facendo fronte comune si può invertire nei fatti una storica tendenza prima che sia troppo tardi: per le infrastrutture, le strade, la sanità, la scuola, la digitalizzazione, i presidi sociali.

Tanti e appassionati gli interventi di sindaci ed ospiti. Oltre al presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, l’onorevole Erica Mazzetti, che ha portato il saluto della ministra Mara Carfagna; il coordinatore della Consulta della Montagna AnciToscana e sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo, che ha fatto una dettagliata relazione su problemi e proposte, sottolineando con amarezza come nel Pnrr non ci sia sia un capitolo su montagna e marginalità; il presidente della Commissione regionale Aree interne Marco Niccolai, che ha illustrato la proposta del Consiglio per estendere la fiscalità di vantaggio; fino al delegato nazionale Anci per le Aree interne e sindaco di Cerignale Massimo Castelli, che ha proposto di esportare il modello di Anci Toscana Montagna anche alle altre Anci regionali: un riconoscimento importante per un impegno cresciuto e affermato negli ultimi anni.

“In questo momento storico la politica non può più permettere che i territori delle aree interne e montane non siano governati, pensando solo all’urbanizzazione e considerando città e montagna come compartimenti stagni. E’ un modello che non regge più - ha detto il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni - Noi come Anci Toscana abbiamo intrapreso da tempo un percorso che ci ha dato una buona modalità operativa ed abbiamo chiaro un concetto fondamentale: è necessario modellare le politiche sulle specificità dei territori, in maniera quasi ‘sartoriale’, perché i problemi di città grandi o medie sono ben diversi da quelli dei borghi interni. E’ questa la strada che dobbiamo percorrere per vincere insieme questa partita: e noi ce ne faremo carico con gli altri livelli istituzionali. Non dobbiamo più parlare di montagna, pianura o città, ma di Toscana nella sua interezza, con le sue specificità".

Al dibattito sono intervenuti anche i sindaci di Abetone Cutigliano Marcello Dati, Coreglia Antelminelli Marco Remaschi, di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, di Marradi Tommaso Triberti, di Vernio Giovanni Morganti, di Talla Eleonora Ducci, di Seggiano Daniele Rossi e di Pratovecchio Nicolò Caleri.

Fonte: Anci Toscana - ufficio stampa



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