Piano Strutturale di San Miniato, Guazzini contro la variante "del carciofo"

La consigliera della Lista Civica CambiaMenti: "Perché intervenire sull’Interporto a pezzetti ed in modo affrettato?"


Nella stessa seduta del 30 dicembre, dedicata all'approvazione del Bilancio Preventivo, che dovrebbe essere l'atto fondamentale di programmazione dell'attività del Consiglio Comunale, è stato posto in approvazione, senza alcuna consultazione preventiva con la Consulta di San Donato, e dando anche ai gruppi e ai singoli consiglieri tempi assolutamente non congrui per studiarsi i materiali e decidere il proprio atteggiamento, una variante al Piano Strutturale in scadenza, che dovrà essere rinnovato nel 2022.

La variante che si è proceduto ad approvare si presenta, in apparenza, come una sistemazione di una parte dell'area dell'Interporto, quella interessata all'“ecomostro” di cui si è proceduto all'abbattimento in questo mese di dicembre. E che ci sia bisogno di intervenire sull’Interporto non c’è il minimo dubbio, ma perché farlo a pezzetti ed in modo affrettato?

E per alcuni versi (la liberazione delle casse di espansione dell'Egola da previsioni di edificazione; le piantumazioni; la salvaguardia dello scalo ferroviario, salvo lasciare impregiudicata la questione della sua utilizzazione) oltre che per l'eliminazione dell'obbrobrio esistente, la variante vorrebbe addirittura presentarsi come migliorativa. Ma è davvero poco credibile la previsione di un edificio con vocazione commerciale, che escluda la vendita di alimenti, ma dia posto al proprio interno a “negozi di vicinato”, che dovrebbero per altro nascere in un'area a forte carattere artigianale/logistico, e molto distanti dal tessuto urbano fatto di abitazioni e servizi alla persona. Niente di più probabile che finisca per insediarsi in quell'area un'ulteriore struttura di grandi dimensioni, che aggraverebbe ulteriormente il nodo degli accessi sul cavalcavia, senza dare alcuna risposta a bisogni della popolazione di San Donato, come una sala polivalente o degli ambulatori.

Nella relazione si dice poi che la rete infrastrutturale è completa: c'è assolutamente da sperare che così non sia, perché se non verrà modificata l'uscita della FIPILI e se non si raddoppierà il cavalcavia sarà un dramma per gli abitanti di Ponte a Egola e San Donato, e non solo.

E anche l'area verde di cui si parla sembra preludere alla messa in sito di qualche alberello, e non certo a quel percorso di ricucitura urbana di cui ci sarebbe bisogno.

E' accettabile che in un'area come quella dell'Interporto si proceda con la tecnica del carciofo, cioè un pezzettino dopo l'altro? L'unica motivazione dell'approvazione di questa variante a fine anno, nella stessa seduta dell'approvazione del Bilancio preventivo 2022, con documenti forniti il 22 dicembre in vista di un'approvazione il 30, è che la proprietà Kymolos ne ha fatto richiesta. E' così che un'amministrazione pubblica deve procedere quando si parla della trasformazione di un'area delicata come quella?

L'impressione è quella che si punti a utilizzare il collaudo della cassa di espansione di Roffia come un “bomba libera tutti” e che sia un pretesto per rimuovere vincoli idraulici a nuove edificazioni.

Per questi motivi abbiamo scelto di segnalare la nostra contrarierà con un atto più forte del semplice voto negativo, e che chiamasse in causa non solo il merito ma anche il modo in cui la delibera è stata posta in votazione, e, dopo aver argomentato le ragioni della nostra opposizione, ci siamo allontanati senza partecipare al voto.

Per quanto riguarda il Bilancio Preventivo abbiamo votato contro non solo per le criticità che avevamo messo in evidenza nel voto sul DUP, e non solo perché è poco serio approvare un atto che già nella delibera che lo introduce preannuncia la necessità di integrare l'atto oggi in approvazione con un numero indefinito di variazioni (l'anno scorso sono state più di dieci). Ma anche perché, nonostante il Sindaco abbia sbandierato un piano di assunzioni, siamo in realtà di fronte solo a una sostituzione (parziale e in ritardo) di posti che si sono resi liberi e senza alcun disegno di inversione della tendenza in atto al degrado della macchina comunale in atto già da alcuni anni.

E infine perché c'è un tale squilibrio tra le previsioni del DUP (anche solo quelle per il 2022) e le cifre del bilancio, da far apparire il DUP un libro di sogni. Abbiamo presentato una mozione che proponeva alla Giunta di reperire nelle pieghe del bilancio 100 mila euro per integrare la disponibilità di settori come la difesa del suolo, l'istruzione e il diritto allo studio, la cultura e il turismo. Ma la Giunta ha rifiutato il confronto anche su questo.

 

Lista Civica CambiaMenti

Manola Guazzini

Fonte: Ufficio Stampa



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