Regali di Natale artigianali, in Toscana crescita del 20%

Laura Simoncini, segretario Confartigianato Imprese Toscana

Confartigianato Toscana, Simoncini: "Un dato incoraggiante per molte imprese compromesse, purtroppo, da una fine dell’anno all’insegna di chiusure e limitazioni"


"La spesa di prodotti e servizi scelti come regalo realizzati da imprese artigiane durante le festività è aumentata in media di oltre il 20% rispetto al triennio prima della pandemia 2018-2020, confermando i dati emersi da alcune recenti indagini dell’Ufficio Studi di Confartigianato". È quanto ha dichiarato Laura Simoncini segretario di Confartigianato Imprese Toscana, commentando i dati economici di fine 2021 relativi alla spesa per prodotti riferibili all’offerta tipica del Natale come alimentari, bevande, articoli da regalo, abbigliamento, pelletteria, decorazioni, giocattoli, servizi per la cura della persona, gioielleria, orologeria ed altre voci. "In Toscana – prosegue Simoncini- sono stati spesi a dicembre per regali di natale artigianali circa 1.468 milioni di Euro. La provincia di Firenze è quella in cui la spesa è più alta con 403 milioni, seguita da Pisa con 164 milioni Lucca con 151 milioni Livorno con 139 milioni Arezzo con 131 milioni, Pistoia con 112, Siena 106, Grosseto e Prato con 92 milioni e poi Massa - Carrara con circa 79 milioni. Sono dati estremamente incoraggianti per le nostre imprese che confermano come le caratteristiche dei prodotti artigianali, in particolare la qualità, la tradizione, la creatività ed il legame con il territorio, siano molto attrattive per consumatori sempre più informati e consapevoli.

Segnali positivi a chiusura di un anno difficile - sottolinea il segretario regionale di Confartigianato - che si è caratterizzato per gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia, per le incertezze legate all’aumento dei contagi e in cui continuano le difficoltà per le attività più colpite dalle chiusure e dalle restrizioni alla mobilità e per quelle legate alla domanda turistica e di intrattenimento. Lo scenario che si sta profilando per questi ultimi giorni del 2021 – continua nella sua analisi Laura Simoncini – è decisamente preoccupante e per molte imprese i buoni risultati delle vendite natalizie subiranno il contraccolpo di una fine dell’anno all’insegna di chiusura e limitazioni. Ancora maggiori le preoccupazioni per l’inizio del 2022, sia sul versante della capacità delle aziende di fronteggiare l’aumento dei costi di tante forniture, in primis quelle legate all’energia, che sul versante della tenuta dell’occupazione e sulla necessità, per molte di loro, di un rapido riposizionamento su un mercato radicalmente cambiato. Le tanto attese risorse del PNRR e quelle del nuovo ciclo dei Fondi Strutturali Europei giocheranno un ruolo fondamentale nel futuro di tante imprese toscane e, con il nuovo anno, la nostra Regione sarà chiamata a fare scelte importanti su come utilizzarle. Confidiamo – conclude il segretario - che le istituzioni terranno adeguatamente conto della necessità di sostenere l’economia della Toscana valorizzandone le componenti che la caratterizzano, fra cui il mondo della micro e piccola impresa che, anche nella pandemia, ha dimostrato su più fronti il suo valore per la collettività".

Fonte: Confartigianato Imprese Toscana



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