Bloccati in casa da Santo Stefano senza poter prenotare un tampone: le lettere dalla quarantena

Il sistema è in panne: tracciamenti, tamponi, indicazioni dalle Asl, non sembra funzionare granché per chi è rimasto invischiato nella variante Omicron del coronavirus nei giorni a cavallo tra Natale ed Epifania.

Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo affrontando la questione della prenotazione dei tamponi. Stavolta parliamo degli isolati, quelli guariti dal covid ma esclusi da comunicazione con gli enti preposti per sapere cosa fare, come ritornare a lavoro o semplicemente uscire di casa. Ma anche chi è rimasto contagiato e non ha avuto assistenza dal medico di base fino alle strutture sanitarie.

Informazioni utili: qui trovate dove fare un tampone rapido a Empoli, qui invece nel comprensorio del cuoio. Infine qui un vademecum su cosa fare in caso di tampone o test positivo, quando attivare la quarantena o l'isolamento. Le novità sulle quarantene ridotte si trovano qui.


Ci scrive una lettrice: "Da 10 giorni sono in isolamento senza sapere se sono o meno positiva. Dopo tre giorni dove era impossibile prenotare tampone in tutta la Toscana, l'ho fatto alla Misericordia di Poggio a Caiano (da Montelupo) il giorno di Capodanno alle 15.21. Dopo più di 65 ore e due solleciti non ho ancora esito. Nel frattempo le mie Vacanze di Natale sono andate".

Un altro lettore ha cominciato la quarantena per Santo Stefano 2021 e ad oggi non è riuscito a prenotare un tampone molecolare: "Sono in quarantena autonoma presso il mio domicilio dopo aver accusato sintomi probabilmente risalenti al virus Covid 19. Dal 26 dicembre io e la mia famiglia stiamo vivendo un incubo.

Il medico di base, col quale dovevamo interfacciarci, era perennemente impegnato causa numerosi casi covid e rispondeva a stento alle chiamate, provavamo a chiamare farmacie, presidi sanitari privati ma spesso non si riceveva risposta e quando si riceveva era per ricevere la triste notizia che i tamponi erano finiti o che la prima data disponibile era tra 1/2 settimane.

Io e la mia famiglia siamo "bloccati" in casa, senza poter in alcun modo giustificare l'assenza al lavoro in quanto appunto, non abbiamo effettuato alcun tampone. In sintesi, l'unica chiamata che abbiamo ricevuto é stata una chiamata dall'Alia (raccolta rifiuti Capraia e Limite) per essere informati che saremmo stati forniti di sacchi neri per i rifiuti, sacchi che a distanza di una settimana ancora non vediamo. La situazione é catastrofica".

C'è chi ha avuto quarantene ancora più lunghe, come questo lettore da Firenze: "Positivo dal 24 dicembre, mai contattato ne da USCA ne da un qualsiasi dipartimento dell'ASL. Io come decine di altre persone che conosco personalmente e sono risultate positive in un periodo compreso tra il 22 ed il 28 dicembre).

Risultato negativo ad un tampone dopo 10 giorni dal primo effettuato, mi trovo nella condizione di non sapere se posso rientrare o meno a lavoro. Il datore di lavoro e l'RSPP attendono il via libera dall'ASL.

Io ho un tampone che attesta il fatto che sono negativo, perciò sono libero di andare a giro dove mi pare ma a lavoro non posso andare, non posso prendere mezzi pubblici, non posso mangiare dentro bar e ristoranti.

Tra l'altro non ho neanche la possibilità di compilare il form sul sito della Asl Toscana Centro per il fine isolamento, dato che non posso chiedere di chiudere nessuna pratica di isolamento, dato che non mi è mai stata aperta... La dottoressa di famiglia che non sa darmi una risposta su come procedere, il medico del lavoro idem, la CNA idem, l'RSPP dell'azienda in cui lavoro idem".



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina