Sarà per omicidio colposo plurimo il processo all'ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin nell'ambito dell'alluvione della città costiera avvenuto lo scorso 10 settembre 2017, in cui morirono 8 persone. La decisione del rinvio a giudizio è arrivata per mano del gup Marco Sacquegna. Assolto invece con il rito abbreviato Riccardo Pucciarelli, ex comandante della polizia municipale ai tempi a capo della protezione civile comunale.
"Rinvio a giudizio per me, farò il dibattimento come hanno richiesto e lí porteremo avanti le ragioni che abbiamo sviluppato fino a ora". Questo il commento dell'ex sindaco. L'udienza sarà il 12 maggio prossimo davanti al giudice monocratico Ottavio Mosti.
L'ex primo cittadino, a oggi presidente della società del gruppo Fs Metropark ma ai tempi eletto per il suo primo e unico mandato nelle file del Movimento 5 Stelle, fu indagato a gennaio 2018, anche se l'inchiesta venne aperta il giorno dopo la tragedia.
Tra le 8 vittime c'era un'intera famiglia conosciuta a Empoli: Simone e Glenda Ramacciotti, marito e moglie, il figlioletto e il nonno Roberto.
Questa la cronaca del tempo: "Simone e Glenda erano sposati da tempo e avevano due figli, uno dei quali è stato salvato dal nonno nella prima mattinata di oggi. L'uomo è riuscito a trarre in salvo la piccola di tre anni, è tornato indietro per salvare il fratellino di quattro anni ma non ce l'ha fatta ed entrambi sono deceduti per annegamento. La famiglia abitava in una villetta in zona stadio, per la precisione in via Rodocanacchi".
La procura contestò a Nogarin e a Pucciarelli, oggi assolto, delle condotte non appropriate per quella notte, perché non venne lanciato alcun allarme verso la popolazione.
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