Ucraina, ANSMeS vicina anche agli atleti russi contro la guerra

Da sinistra: Francesco Conforti, Giovanni Carniani e Salvatore Vaccarino

L'ANSMeS si unisce alle espressioni di condanna dell’aggressione della Russia all’Ucraina. I valori dello sport sono una componente fondamentale della vita dei cittadini e per la loro espressione richiedono assolute condizioni di libertà e democrazia.

Il disegno degli aggressori di ridurre un popolo in condizioni di sudditanza politica, implica una grave mortificazione anche dell’espressione di qualsiasi pratica sportiva che richiama, nella sua essenza, la prevalenza della libera scelta e dell’esercizio spontaneo per la costruzione psicofisica, etica e morale di una coscienza civile.

Con questa premessa L'ANSMeS in virtù anche del concreto rapporto di cooperazione istituzionale, si unisce alla presa di posizione del Comitato Olimpico Internazionale nel condannare l’aggressione, dichiarandosi “profondamente preoccupato per la violazione della tregua olimpica” iniziata il 4 febbraio e destinata a durare fino ad una settimana dopo i giochi paraolimpici.

Il Presidente Thomas Bach ha istituito una task force per monitorare da vicino la situazione e per coordinare l'assistenza umanitaria ai membri della comunità olimpica in Ucraina.

L'ANSMeS nel ribadire con determinazione e convinzione questa linea di condanna, che esclude anche lo sport russo da qualsiasi partecipazione ad eventi internazionali, esprime altresì la propria solidarietà a tutti gli atleti russi che dimostrano di non condividere l’aggressione e che si vedono esclusi dalla partecipazione ad eventi sportivi che costituiscono parte fondamentale della loro vita. Vittime, anch’essi, come gli ucraini, di un’azione scellerata e lesiva a tutto campo di valori umani fondamentali

Fonte: ANSMeS Firenze - Ufficio Stampa



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