Pelle sostenibile, accordo Herambiente-Italconcia

Non basta una pelle di altissima qualità, conciata senza l’impiego di fonti energetiche fossili e prodotti provenienti dall’industria del petrolio. Da domani quella pelle darà origine ad un progetto di economia circolare, su larghissima scala. Il progetto, denominato Be Future, è di Italconcia, fra i leader italiani della concia dei pellami di alta gamma, che grazie alla collaborazione con Herambiente Servizi Industriali (Gruppo Hera), sposta in avanti la frontiera della sostenibilità nel settore conciario, anticipando quanto previsto dalla normativa europea.

Italconcia ha messo a punto un processo di concia innovativo che, fra le altre cose, esclude sostanzialmente l’impiego di sostanze a base fossile e di sostanze nocive o dannose per l'uomo e l’ambiente nella lavorazione. Il pellame a marchio BBL - BioBasedLeather, realizzato presso gli stabilimenti Italconcia di Castelfranco di Sotto, viene utilizzato da alcuni fra i più prestigiosi produttori mondiali di calzature e pellettieri di lusso. Grazie all’accordo con Herambiente tutti gli scarti industriali di pelle BBL saranno raccolti e avviati a recupero per la produzione di fertilizzante di alta qualità. Questo non solo nello stabilimento Italconcia di Castelfranco di Sotto, ma anche presso tutti i clienti Italconcia presenti in Italia.

L’aspetto davvero innovativo della collaborazione è proprio l’integrazione del recupero nelle catene del valore dei clienti. Sarà, infatti, Herambiente a ingegnerizzare la raccolta differenziata della pelle BBL - BioBasedLeather, negli stabilimenti dei clienti (oltre che di Italconcia), a curarne il trasporto presso le piattaforme di Castelfranco di Sotto e Torbelvicino (presso la sede della controllata Vallortigara Servizi Ambientali), a effettuare i controlli merceologici e a conferire gli scarti presso produttori di fertilizzante selezionati.

Fertilizzante per i vivai: un recupero quasi a chilometro zero

Un po’ come borse, giacche e scarpe, anche il fertilizzante prodotto dalla pelle BBL - BioBasedLeather, sarà di altissima qualità. Oltre a essere utilizzato in agricoltura, sarà destinato anche ai vivai toscani, chiudendo interamente il cerchio del recupero, nel raggio di pochi chilometri.

“Be Future è parte di un più ampio impegno di Italconcia verso la sostenibilità”, spiega Andrea Martini, General Manager di Italconcia. “Si tratta di un percorso figlio delle evoluzioni normative, ma anche della profonda consapevolezza delle sfide ambientali che abbiamo di fronte. Per questo, nel concepire il pellame BBL - BioBasedLeather, ci siamo immaginati da subito di integrarne anche il recupero, per offrire ai clienti un prodotto doppiamente sostenibile: a zero sostanze fossili e che trasforma la materia prima in materia prima seconda, generando valore in un processo di economia circolare”.

“Herambiente ha aderito con entusiasmo al progetto proposto da Italconcia, perché il nostro valore-guida nella gestione rifiuti è massimizzare il recupero di risorse”, spiega Gianluca Valentini, Direttore Generale Herambiente Servizi Industriali. “In questo caso poi al valore ambientale della collaborazione si unisce anche il contributo per un made in Italy, non solo sinonimo di qualità e bellezza, ma anche di sostenibilità”.

Fonte: Ufficio stampa



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