Professore e difensore della democrazia: Firenze piange lo storico Paul Anthony Ginsborg,

(foto da Facebook)

Il mondo universitario piange la morte di Paul Anthony Ginsborg, lo storico inglese naturalizzato italiano, 76 anni. Il suo ultimo incarico come docente universitario era stato all'Ateneo di Firenze, città in cui viveva.

Tra le sue pubblicazioni si annoverano 'Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-1988', 'L'Italia del tempo presente. Famiglia, società civile Stato. 1980-1996', 'Daniele Manin e la rivoluzione veneziana del 1848-49'. Nel 2003 ha pubblicato 'Berlusconi. Ambizioni patrimoniali in una democrazia mediatica', 'Il tempo di cambiare', 'La democrazia che non c'è' e ancora 'Salviamo l'Italia', 'Famiglia Novecento' e 'Passioni e politica' con Sergio Labate

Ginsborg, già professore all'Università di Cambridge, ha insegnato Storia dell'Europa contemporanea a Lettere a Firenze ed era conosciuto in Italia anche per l'impegno civile e pubblico: il professore – come ricorda Libertà e giustizia nel suo sito – è stato uno dei fondatori del Movimento dei Girotondi e del Laboratorio fiorentino per la democrazia.

Palagi, Bundu e Torelli: “La sua morte lascia un vuoto, ma rimangono i suoi scritti”

"Un intellettuale centrale nel fornire chiavi di lettura della storia del Paese e una profonda generosità nei confronti della vita pubblica" hanno commentato Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali fiorentini di Sinistra Progetto Comune, e Massimo Torelli (Firenze Città Aperta).

Chiunque abbia seguito la politica nell'Italia degli ultimi anni ha memoria dell'impegno di Paul Ginsborg, non solo all'interno della ricerca storica e del mondo accademico. La sua morte lascia un vuoto, ma rimangono i suoi scritti: quelli in cui ha fornito importanti chiavi interpretative per la storia del nostro Paese e le importanti prese di posizione rivolte agli eventi del tempo presente. Teneva alla democrazia e alla difesa di una società fragile, travolta dalla complessità di un mondo globalizzato in cui sembrano venire meno gli spazi condivisi faticosamente conquistati nel corso del Novecento. Oltre a esprimere vicinanza a chi lo ha conosciuto e gli è stato vicino, vogliamo rendere un pubblico ringraziamento a Paul Ginsborg, intellettuale e cittadino impegnato per il bene della cosa pubblica.

Camera del Lavoro di Firenze: "Ha arricchito la vita culturale, civile e politica di Firenze"

La Camera del Lavoro di Firenze è profondamente colpita dalla morte di Paul Ginsborg. "Paul non è stato solo un professore di storia contemporanea di grande spessore, è stato anche una figura che ha arricchito la vita culturale, civile e politica di Firenze e non solo. Paul è stato un importante compagno di strada in anni difficili e un riferimento culturale fin dai tempi del Social Forum. Ci mancherà la sua passione e il suo sguardo critico sulla società e sulle trasformazioni politiche in corso. Grazie di tutto Paul!".

Di Giorgi (PD): “Scompare grande studioso, ci mancherà suo rigore morale”

"Una persona di grande umanità e cultura, un professore rispettato ed amato da generazioni di studenti, un punto di riferimento per tante riflessioni sulla nostra società e sul nostro sistema politico: con la scomparsa di Paul Ginsborg se ne va un pezzo della storia recente di questo Paese, che ha profondamente amato e alla cui osservazione ha dedicato tutta la sua carriera accademia. Ci mancherà la sua visione, ed anche il suo spirito critico che abbiamo sempre apprezzato, perché formulato con onestà di giudizio e con volontà sempre costruttiva. Ricordiamo in particolare il suo monito rivolto alla sinistra ‘unità, unità, unità’ , ancora di straordinaria attualità. Le più sentite condoglianze alla famiglia". Lo dichiara l'On. Rosa Maria Di Giorgi, presidente Gruppo Pd alla commissione cultura della Camera.



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