Grande festa a San Casciano: la frazione di San Pancrazio celebra il "suo" martire

Festeggiamenti per il patrono con il Cardinale Ernest Simoni


Grande festa a San Casciano nella frazione di San Pancrazio che prende il nome proprio dal martire a cui è dedicata l’antica Pieve.

Il giovane martire rifiutò la fedeltà a Diocleziano e fu portato al cospetto dell’Imperatore il quale, come ricordano i manoscritti dell’epoca, rimase sorpreso dalla sua bellezza e adoperò ogni arte di promesse e minacce per fargli abbandonare la fede di Gesù Cristo, fu poi ucciso a Roma il 12 maggio del 304 nella via Aurelia.

Il fitto programma dei festeggiamenti ha visto nella serata di venerdì 13 scorso la presenza del Cardinale Ernest Simoni, accolto dal Parroco don Stefano Casamassima e dalle autorità cittadine. Presente Roberto Ciappi, Sindaco di San Casciano in val di Pesa, il personale dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Municipale e Armando Pasmisano, Presidente della locale Associazione Nazionale Carabinieri.

Il Porporato, creato cardinale per volere di Papa Francesco che lo ha definito “Martire Vivente” è conosciuto in tutto il mondo quale autentico testimone di pace e perdono, per i 28 anni di ingiusta prigionia tra carcere, lavori forzati nei campi di concentramento nelle miniere e nelle fogne di Scutari subiti in Albania durante il regime ateo comunista del Dittatore Enver Hoxha.

Il Cardinale ha assistito alla Santa Messa presieduta dal Parroco, al termine ha pregato ai piedi delle reliquie del Martire Pancrazio e dell’antica immagine mariana della “Madonna del Latte” datata 1400 e custodita nella Pieve. Sua Eminenza, nella commozione dei presenti, prima di lasciare la Parrocchia, ha poi raccontato ai tanti fedeli presenti gli anni duri della prigionia e della persecuzione della Chiesa d’Albania da parte del regime albanese, rispondendo alle domande dei bambini presenti.

Fonte: Ufficio stampa



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