Il Viaggio della Memoria dell'Empolese Valdelsa: "Insegnare la storia per un futuro di pace"

Si è concluso, organizzato dall’ANED e dall’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, il Viaggio della Memoria, promosso con l’intento di avviare un percorso di riflessione visitando i campi nazisti.

Il viaggio che segna una ripartenza importante dopo i due anni della pandemia, si è svolto senza la presenza dei ragazzi delle scuole che torneranno il prossimo anno.

Si è trattato di un viaggio intenso che ha raggiunto i sottocampi di Ebensee, Gusen e il castello di Hartheim, per concludersi con la partecipazione alla manifestazione internazionale a Mauthausen.

La delegazione della nostra area era composta da rappresentanti dell’ANED, da alcuni familiari dei deportati, da esponenti dei sindacati e dalle istituzioni per un totale di circa 40 persone.

Degli 11 comuni del Circondario dell’Empolese Valdelsa, Montaione era il solo a non essere presente. Della delegazione istituzionale facevano parte: Irene Bandini (consigliera Comune di Capraia e Limite); Gabriele Romei (presidente Consiglio comunale di Castelfiorentino); Alessio Tanganelli (assessore Comune di Cerreto Guidi); Benedetta Bagni (assessora Comune di Certaldo); Alessio Mantellassi (presidente Consiglio comunale di Empoli); Antonella Gorgerino (consigliera Comune di Fucecchio); Sara Rigacci (vice sindaca Comune di Gambassi Terme); Daniele Bertelli (consigliere Comune di Montelupo Fiorentino); Marco Pierini (vice sindaco Comune di Montespertoli); Chiara Ciattini (assessora Comune di Vinci).

"Come Amministrazioni, ormai da molti anni, sosteniamo con convinzione questo progetto perché crediamo che rappresenti per gli studenti e i giovani, il modo migliore per contribuire a costruire dei cittadini consapevoli e a tenere viva la memoria - dicono all’unisono i componenti di una delegazione fra l’altro molto giovane - Negli ultimi 2 anni, la pandemia ha impedito che il viaggio si potesse svolgere. Quest’anno lo abbiamo riattivato anche senza gli studenti con la convinzione che fosse comunque utile esserci per lanciare un messaggio anche in considerazione del momento storico che stiamo vivendo. Venire in questi luoghi apre ogni volta una ferita e ci impone non solo attraverso le celebrazioni, ma soprattutto nelle azioni quotidiane di impegnarci per la pace e di combattere ogni forma di violenza e di oppressione. Vogliamo che il prossimo anno tornino i ragazzi per condividere un’esperienza da cui trarre insegnamenti fondamentali per la loro vita".

Un viaggio carico di emozioni partito da Ebensee e da Gusen dove recentemente il Governo austriaco ha deciso di acquisire alcune aree per consentire il ricordo di quanto avvenne, evitando come sta accadendo in molti altri luoghi, che la memoria venga cancellata dalle nuove edificazioni. Poi la tappa al Castello di Hartheim che i nazisti utilizzarono per provare su uomini, donne, vecchi e bambini i loro terribili esperimenti, infierendo su corpi inermi e spesso già malati. Infine la sosta a Mauthausen liberato il 5 maggio del 1945.

Durante il viaggio con il commosso tributo alle lapidi dei deportati del nostro territorio, da segnalare, fra i tanti, l’incontro con la delegazione spagnola dell’Amical Mauthausen. In tutti gli interventi la delegazione dell’Empolese/Valdelsa ha insistito sulla necessità di non far cadere gli insegnamenti della storia nella speranza di migliorare e costruire un futuro che consenta a tutti di vivere in pace.

Fonte: Unione dei Comuni Empolese Valdelsa



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