Anziani truffati a Pisa e Santa Croce con la pranoterapia, arrestata famiglia

I carabinieri di Montecatini Terme hanno dato esecuzione a 4 misure cautelari agli arresti domiciliari, emesse dal GIP presso il Tribunale di Pistoia, nei confronti di un intero nucleo familiare di Ponte Buggianese, padre madre e due figli (l'uomo 60enne, la donna 55enne e i due figli 30enni), indagati a vario titolo per i reati di circonvenzione di incapaci e ricettazione ai danni di due persone anziane ed economicamente benestanti, residenti uno a Pisa e l’altro a Santa Croce sull’Arno.

L’indagine nasce nel mese di marzo 2016, quando un amico di una delle due vittime, avendo capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto, aveva deciso di raccontare il tutto ai Carabinieri. I militari iniziarono dunque a raccogliere i primi elementi indizianti in relazione ad una ipotetica circonvenzione di incapaci, che gli indagati realizzavano nei confronti di persone anziane e con problemi di demenza senile e depressione.

La madre del nucleo familiare, era riuscita a convincere le due vittime a sottoporsi per un lungo periodo di tempo a delle bizzarre sedute di pranoterapia (una presunta cura con l'imposizione delle mani), che la stessa svolgeva a domicilio nelle abitazioni delle vittime. Durante tali terapie, nel corso del tempo, era riuscita a catturare la fiducia dei suoi due pazienti riuscendo a far presa sugli stessi ed a raggirarli completamente.

Le due vittime, che non si conoscevano tra di loro, sono state indotte infatti a consegnare alla donna ed ai suoi due figli nei vari anni ed in più occasioni, grosse somme di denaro, orologi, gioielli e monili preziosi. In altre occasioni gli indagati sono riusciti a farsi donare ed intestare un’autovettura ed addirittura quote societarie di alcune aziende. Ma il colpo migliore è stato quello di riuscire a far nominare i due figli quali eredi universali dei testamenti delle rispettive vittime.

Parte di questi beni e del denaro ottenuto, veniva a questo punto consegnato al padre della famiglia, che si occupava di nasconderlo, occultarlo o reinvestirlo, cercando di far perdere le tracce degli stessi.

Dalle stime fatte, il valore complessivo dei beni sottratti ad entrambe le vittime, ammonterebbe a ben 13 milioni di euro circa.

Le operazioni sono scattate dunque nella tarda mattinata di sabato 21 maggio, quando i Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza con cui il GIP del Tribunale di Pistoia, sulla base delle risultanze delle attività investigative condotte dai Carabinieri di Montecatini Terme e della Sezione Carabinieri di Polizia Giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pistoia, disponeva l’arresto in regime domiciliare dei quattro indagati.

Infine, parte della refurtiva che era stata nel tempo sottratta, veniva rinvenuta dai Carabinieri è posta sotto sequestro a seguito di alcune perquisizioni che erano state svolte nei scorsi mesi.



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