Poesia, a San Miniato la presentazione del libro di Anna Braschi

Al chiostro di San Domenico a San Miniato il 3 giugno alle 18 sarà presentato il libro di poesie di Anna Braschi 'Stridono piccole voci. Versi leggeri dell'ultim'ora'.

Nella bellissima prefazione di Ernestina Pellegrini, italianista di fama, ma soprattutto di grande gusto, si trova – tra molti complimenti – una frase come questa: “Mentre si leggono i suoi testi sembra di vederla e di ascoltarla. Voglio dire che l’autrice non confonde, non ‘sublima’ la sua esistenza con le pratiche e i trucchi letterari, se mai fa proprio il contrario, usa la scrittura con disinvoltura e provocatoria noncuranza, come uno strumento pratico per fissare sulla pagina un ritratto, un luogo, insomma la vita nella sua marasmatica esuberanza”.

Il libro di Anna Braschi, “Stridono piccole voci”, appena pubblicato da La conchiglia di Santiago, è una raccolta di poesie, che parte all’inizio degli anni 2000 e arriva all’oggi, registrando le sensazioni della vita di questa donna importante per la vita culturale di San Miniato.

Questo, se per cultura si intende anche una via civile di uso del territorio e, negli ultimi anni, il tragitto straordinario di un’associazione come Moti Carbonari, che ha realizzato un percorso di salvaguardia degli antichi vicoli che costeggiavano la città, ma non solo quello. Moti Carbonari raccoglie oltre cento volontari, ed è stata impegnata su più fronti, legandosi anche a gruppi di natura più intellettuale, come i newyorkesi ‘guerrilla gardening’, dediti ad un progetto di recupero di terreni dove manca il diritto legale di coltivare, luoghi abbandonati, aree dismesse o proprietà private.

Anna Braschi, un architetto che non ha mai temuto di sporcarsi le mani, è partita da qui, perché sapeva di poter contare sulla bellezza di un paesaggio spesso abbandonato, presente in modo straordinario anche nella sua raccolta poetica. C’è ad esempio – ci piace citarla - l’apparizione degli Angeli del SS. Crocifisso, quelli di Luigi Pampaloni, di cui si è parlato di recente: “Angeli dalle braccia mozze, / custodi di questo paese”. E ancora: “Chissà dove sarà finita / la tromba / dell’angelo / dalle braccia mozze / sulla cavea del giorno del giudizio / davanti al Comune.”

Siamo cioè lontani da una poesia civile, Anna Braschi cerca di fermare quello che è un suo modo di vedere il mondo, senza condanne o proclami, semplicemente con l’impegno e il lavoro. La sua “lotta continua” è quella di una militante del fare, sempre apprezzabile, anche quando si incontra/scontra con gli interessi e le problematiche della quotidianità. Sono infatti tanti gli episodi che si potrebbero raccontare, di un suo caparbio modo di agire, a volte non simpatico, ma sempre generoso, che ha modificato la storia e il destino di una serie di luoghi e di strutture, che l’incuria avrebbe condannato alla progressiva distruzione.

“Ho visto una balena nella valle. – dice Anna Braschi, in uno dei suoi poemetti – Ha mandato un gran soffio / verso me. / Aspettami, mi ha detto, / ora ritorno”.

La presentazione dell’intensissimo libro di Anna Braschi, seguita da un piccolo rinfresco, è organizzata dalla casa editrice, in collaborazione con la Biblioteca Mario Luzi di San Miniato.

Fonte: La conchiglia di Santiago - Ufficio stampa



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