Confisca confermata di beni da 10 milioni per imprenditore in Toscana

La Corte d'Appello ha confermato la confisca di beni per 10 milioni di euro a un imprenditore campano residente nel Pistoiese. Parliamo di fabbricati, cinque società, sette automezzi e decine di rapporti finanziari. L'imprenditore è Francesco Rastelli, originario di Boscoreale (Napoli) ma da tempo trasferitosi in Toscana, nel Pistoiese.

A dare notizia della conferma è la Direzione Investigativa Antimafia, che giunge al termine di un procedimento di prevenzione iniziato nel 2020 con il sequestro in esecuzione di una misura adottata dal tribunale di Firenze su proposta del direttore della Dia. Il sequestro c'era stato a seguito delle indagini economiche patrimoniali "tese a dimostrare la pericolosità sociale dell'imprenditore - spiega la Dia -, legato ad ambienti camorristici napoletani, e la sproporzione tra la ricchezza accumulata negli anni e i redditi dichiarati".

I legali di Rastelli avevano fatto ricorso in Appello, ma le nuove indagini economiche e patrimoniali hanno portato il tribunale a ritenere "ampiamente provate sia la pericolosità sia quella qualificata dell'imprenditore, nonché la rilevanza della sproporzione tra i redditi dichiarati dallo stesso e le somme delle quali non è stata riconosciuta la legittima provenienza".

Il tribunale di Firenze ha affidato la conduzione delle società e degli alberghi a un amministratore giudiziario. In piena pandemia è stato possibile utilizzare una struttura sequestrata come albergo Covid.



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