Carcere, dalla Regione 340mila euro per attività e progetti di assistenza psicologica

Per garantire la continuità e incrementare il servizio di assistenza psicologica nelle carceri, la Regione Toscana ha messo a disposizione circa 340mila euro di risorse.

Il documento, che prevede il finanziamento complessivo di 338.745 mila euro per tutte e tre le Asl, che dovranno realizzare progetti dedicati, è stato approvato nell’ultima seduta di giunta regionale, in seguito a proposta di delibera dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.

Il finanziamento è così suddiviso: 201.216 euro alla Asl centro; 100.000 alla Asl nord ovest; 37.259 alla Asl sud Est.

“Le risorse che abbiamo messo a disposizione delle aziende sanitarie variano in ragione delle caratteristiche degli istituti presenti nei territori di loro competenza, dal numero e dalle tipologie di persone in essi detenute e dalla continuità dei progetti già avviati negli anni precedenti - spiega Bezzini -. Il nostro obiettivo è rafforzare e dare continuità all’assistenza psicologica nelle carceri a tutela della salute dei detenuti e a supporto di tutte quelle attività che contribuiscono a individuare i fattori di rischio, che possono causare disagio psico-fisico”.

Gulino (Ordine Psicologi): "Ogni investimento è un guadagno di salute e un risparmio di spesa pubblica"

“Ogni investimento è un guadagno in salute e un risparmio di spesa pubblica. Grazie per l’attenzione che l’assessore Bezzini e la Regione Toscana dedicano all’intervento degli psicologi in carcere”.

A dirlo è Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, riferendosi ai 340 mila euro che la Regione ha messo a disposizione per garantire la continuità e incrementare il servizio di assistenza psicologica nelle carceri.

“L’Ordine degli Psicologi della Toscana - sottolinea Gulino - è molto sensibile al tema carcere, tanto che abbiamo organizzato nel dicembre 2021 un importante evento sull’ergastolo ostativo e il sostegno psicologico a tutti i detenuti, e non può che apprezzare questo intervento economico a favore delle nostre Asl, degli psicologi e del supporto psicologico in carcere. Prevenzione, riduzione dei rischi, promozione della salute riguardano ambiti trasversali della vita di ogni cittadino. Investire in salute è fondamentale, soprattutto in questo difficile periodo storico. Auspichiamo che in futuro si possano incrementare i fondi a sostegno della salute mentale in carcere ancora di più rispetto agli insufficienti investimenti degli anni passati”.



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