Coltano diventa hotspot nazionale di birdwatching, il comitato: "Successo per l'ambiente"

Il borgo pisano, riguardato dal progetto per la base militare, è stato inserito nella rete nazionale per l'osservazione degli uccelli


Coltano diventa un hotspot nazionale di birdwatching, l'attività di osservazione degli uccelli. Il borgo pisano è stato inserito nella rete dei 464 siti nazionali.

"Si tratta di un grandissimo riconoscimento per l’alta qualità e ricchezza del suo ecosistema. Ambientalisti e appassionati di birdwatching di tutta Europa, e non solo, faranno tappa a Coltano per ammirare i suoi paesaggi spettacolari e la sua ricchezza ornitologica (222 specie complessivamente avvistate dal 1901 ad oggi)" dichiara in una nota il comitato per la difesa di Coltano.

"La zona è terra di elezione dei rapaci. Tra i rapaci notturni sono presenti come nidificanti Civette, Barbagianni, Allocchi, Assioli e Gufi comuni; regolare l'avvistamento del Gufo di palude nei mesi invernali (gennaio-febbraio). Innumerevoli passeriformi e piccoli mammiferi, legati all’ambiente agricolo, favoriscono poi la presenza di diversi uccelli predatori, come Poiane, Bianconi, Falchi di palude, Albanelle reali (che qui svernano regolarmente con diversi individui), Albanelle minori (qui nidificanti); raramente si può vedere anche l’Albanella pallida (svernante in zona negli ultimi due anni), mentre abbondano Falchi pecchiaioli, Sparvieri, Falchi pellegrini, Lodolai e Gheppi. In inverno è facile avvistare lo Smeriglio, mentre in primavera si osservano regolarmente il Falco cuculo insieme al Grillaio. Tra i passeriformi, ricordiamo le decine di coppie di Allodole, Averla capirossa, Averla piccola, Rigogolo, Codirosso comune e decine di coppie di Usignoli, che allietano le notti primaverili - estive".

Il comitato, composto da residenti e ambientalisti, esulta per il riconoscimento che definisce "un grande successo per l'ambiente" ma anche per l'impegno "di tutti coloro che, a cominciare dal comitato, hanno lavorato e stanno lavorando per salvaguardare una zona ambientalmente straordiaria che ha rischiato la distruzione, ed ancor oggi non è immune da possibili stravolgimenti" si conclude la nota, riferendosi alla questione della base militare che sarebbe dovuta nascere proprio nella zona di Coltano.



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