"Leonardo, il dono della vigna": un inedito Genio enologo in mostra a Vinci

Mostra "Leonardo, il dono della vigna", inaugurazione (foto gonews.it)

Artista e inventore ma anche viticoltore, enologo e degustatore. La nuova mostra a Vinci racconta l'amore di Leonardo per il vino e le sue intuizioni sui metodi di produzione, usati oggi


Mostra "Leonardo, il dono della vigna", inaugurazione (foto gonews.it)

Vivere tante vite in una vita sola. Sicuramente Leonardo Da Vinci ne avrà saputo qualcosa poiché come storia ci insegna, nel corso dei secoli la sua figura non ha mai spesso di rivelarsi e di stupire. Leonardo artista a tutto tondo, scienziato e inventore. Ma anche Leonardo amante del buon vino e della tavola, come tradizione Toscana vuole.

Su questo aspetto stamani mattina ha aperto le porte una nuova mostra a Vinci, patria del Genio, che racconta un Leonardo ignoto e inedito a molti, il Leonardo wine lover. La sapienza da viticoltore, enologo e degustatore del Da Vinci è ripercorsa allo Spazio espositivo nel borgo in via Montalbano, visitabile tutti i giorni ad ingresso gratuito, compreso di un’area di degustazione vini.

Taglio del nastro stamani alla mostra interattiva "Leonardo: Il dono della vigna" alla presenza del sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, della vicesindaca Sara Iallorenzi, della Leonardo da Vinci spa società partecipata da Cantine Leonardo da Vinci e Caviro Sca che ha curato l'esposizione.

Nello Spazio espositivo, un'antica galleria ex museo del vino, si compie un viaggio nel tempo alla scoperta dell'amore del Genio per la botanica, l'enologia, le sue sofisticate intuizioni scientifiche e la storia del territorio, grazie alle carte, ai paesaggi di allora e alle mappe interattive. Nei suoi appunti, Leonardo anticipa i metodi di coltivazione che verranno e dalle sue osservazioni, oggi si può conoscere il clima della sua epoca e i sistemi di allevamento.

"Leonardo: il dono della vigna", (foto gonews.it)

"Un suggestivo e innovativo punto di riferimento per i tantissimi turisti che, ogni giorno, visitano la nostra splendida città e che racconta un
altro talento - meno noto - del nostro geniale concittadino" ha commentato il sindaco Giuseppe Torchia. "L’operazione rappresenta un nuovo tassello
del progetto che va a riqualificare la via Montalbano e un importante esempio di collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà private nel nostro territorio, da sempre vocato alla coltivazione della vite".

"Il dono della vigna", realizzata dalla Leonardo da Vinci Spa, ha visto la collaborazione con Giunti Editore impegnata in un progetto di riproduzione dei codici leonardiani, e della consulenza scientifica del Professore dell'Università di Milano Attilio Scienza, uno dei massimi esperti del settore. A precedere il taglio del nastro un convegno introduttivo tenuto dall'Ad di Leonardo da Vinci Spa SimonPietro Felice, dal professor Scienza e dall'Editor di Giunti Dario Dondi, insieme al sindaco Torchia.

Il Vino e Leonardo Da Vinci

"Attraverso il vino l'anima si eleva al cervello", così scriveva il Genio del nettare degli dei. Leonardo trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Vinci, partecipando alla vendemmia e vivendo in prima persona la produzione del vino con lo zio Francesco. Comprende le tecniche di vinificazione in Romagna quando, nel 1502, Cesare Borgia lo assoldò per le sue doti e il suo sapere di ingegnere militare. In Romagna il Genio disegnerà in un taccuino due grappoli di uva con la nota "Uve Portate a Cesena": l’unico schizzo del frutto dell’uva pervenuto ad oggi, digitalizzato ed esposto nello spazio.

La vigna di Leonardo a Milano e la lettera al fattore. Il percorso prosegue con il racconto degli anni milanesi alla corte di Ludovico il Moro, che gli donò un ettaro di vigna - i cui resti rinvenuti, tra cui radici e terra, nel giardino di casa degli Atellani fanno parte dell’esposizione - come ricompensa per la realizzazione del Cenacolo.

Le radici della vigna di Milano di Leonardo Da Vinci, (foto gonews.it)

Oggetto della mostra è anche il testo della lettera, inviata nel 1515 dal Genio al suo fattore di Fiesole, in cui si lamenta del vino ricevuto a Milano. Tra le sue parole, Leonardo individua le errate modalità di vinificazione, dimostrando così le sue capacità di agronomo. La lettera contiene il metodo per produrre vino, che dopo la morte nel 1519 venne dimenticato. La Leonardo da Vinci Spa, che ha recuperato e proseguito la ricerca scientifica enologica di Leonardo, ha dato vita alla versione moderna del metodo enologico del Genio, utilizzato oggi per produrre vino.

Info e area dedicata allo Spazio espositivo www.leonardodavinci.it.

Margherita Cecchin



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