È scomparsa la professoressa Anna Gracci, il ricordo dei colleghi del Pontormo

Insegnante storica del Liceo Scientifico empolese, "è stata per molti una Maestra in grado di rendere la scuola un luogo soprattutto di relazioni umane, conoscenza e crescita culturale"


Sabato 2 luglio, con la sua abituale discrezione, se ne è andata Anna Gracci, donna di grande spessore umano, insegnante storica del Liceo Scientifico "Il Pontormo" e figura significativa del panorama culturale empolese.

Attenta alle cose del mondo, fine osservatrice, interprete acuta e raffinata dei fenomeni sociali, politici e culturali, viveva la propria professione con una passione sorvegliata, alla ricerca di un equilibrio tra coinvolgimento emotivo e controllo razionale che si concretizzava nel suo particolare metodo di insegnamento.

Libera da pregiudizi, era capace di trasformare in cultura viva le proposte didattiche e di sorprendere i propri studenti abituandoli alla riflessione ed all’interpretazione personale dei testi. Lasciando “vuota” la cattedra, procedeva osservando le rielaborazioni degli alunni, in modo da renderli responsabili e protagonisti della costruzione del proprio sapere.

Mai banale, sempre aperta al confronto, talvolta animato, anche con i colleghi, è stata pronta a rimettersi in gioco ogni volta con atteggiamento sincero. Attraverso la pratica del dubbio è stata capace di favorire una crescita in tutti coloro che abbiano avuto l’opportunità di lavorare e relazionarsi con lei.

Ora che Anna non c’è più lascia un grande vuoto, ma anche la preziosa eredità di donna estremamente intelligente. Benché consapevoli del fatto che non avrebbe voluto essere definita così, possiamo affermare che è stata per molti una Maestra in grado di rendere la scuola un luogo soprattutto di relazioni umane, di condivisione della conoscenza e di crescita culturale nel senso più alto.

I colleghi del Liceo "Il Pontormo"



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