Negozi, bar e ristoranti in protesta: luci spente contro il caro bollette

Aldo Cursano presidente Confcommercio Toscana e Franco Marinoni direttore Confcommercio Toscana

Dopo le bollette in vetrina, la nuova iniziativa di Confcommercio Toscana: "Entro sei mesi rischio chiusura per 11mila imprese del terziario, 27mila occupati resterebbero senza lavoro"


Domani, mercoledì 31 agosto 2022, negozi e pubblici esercizi di tutta la Toscana spegneranno le luci delle proprie attività per un quarto d’ora, a partire da mezzogiorno, per denunciare l’insostenibilità degli aumenti dei costi energetici.

A coordinare sul territorio l’iniziativa di protesta, lanciata a livello nazionale da Confcommercio in collaborazione con Federdistribuzione, ANCD-Conad e ANCC-Coop, è Confcommercio Toscana.

"Lo spegnimento delle luci è fissato in concomitanza con la conferenza stampa nazionale in cui la nostra confederazione, ancora una volta, ribadirà l’emergenza che stanno vivendo tutte le imprese italiane e con loro le famiglie", spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

"Si tratta ovviamente di un gesto simbolico, come quello di esporre le bollette in vetrina che abbiamo fatto partire da Firenze e subito diffuso in tutta Italia", aggiunge il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano. "L’obiettivo è sempre portare all’attenzione della politica e delle istituzioni il tema del caro-energia, un’emergenza che rischia di travolgere il nostro sistema economico".

Dall’analisi previsionale di Confcommercio Toscana, nella regione sarebbero a rischio chiusura entro sei mesi almeno 11 mila imprese del terziario, per un totale di oltre 27mila occupati che resterebbero senza lavoro.

"Non c’è più tempo da perdere. C’è bisogno di risposte immediate e concrete per arginare la crescita inarrestabile del costo dell’energia e per aiutare gli imprenditori ad affrontare questa nuova terribile sfida", ribadisce il direttore di Confcommercio Toscana Marinoni. "Le imprese non riescono più a pagare bollette dagli importi triplicati o addirittura quadruplicati. Non possono riuscirci, se al contempo vogliono continuare a pagare tutti gli altri oneri, dall’affitto ai fornitori e ai lavoratori".

"La conferenza stampa di domani a Roma – conclude il presidente Cursano - sarà l’occasione per sottoporre alla politica e alle istituzioni richieste e proposte fattive per uscire da questa situazione, che minaccia di spazzare via tantissime imprese del terziario di mercato, dei servizi e della distribuzione moderna, arrivando ad esiti tragici a cui neppure una pandemia mondiale era riuscita ad arrivare…".


Caro bollette, luci spente nei negozi. I commenti

Bussolin (Lega): "Solidali con i commercianti"

"Esprimiamo solidarietà - dichiara Federico Bussolin, Capogruppo Lega a Palazzo Vecchio e candidato alle elezioni politiche - ai commercianti colpiti duramente dal rincaro delle bollette. Il segnale di spegnere le luci alle ore 12 di mercoledì 31 agosto - continua Bussolin - non se lo auspicava nessuno, soprattutto perché avviene dopo due anni in cui il settore del commercio è stato colpito dal covid e dalle relative chiusure".

"Segnale doppiamente inquietante se si considera che fa il paio con l’idea annunciata da alcuni sindaci di spegnere anticipatamente le luci delle città per risparmiare energia. Occorre trovare una soluzione urgente per questi aumenti - conclude Bussolin - che permetta alle imprese di lavorare".

Tozzi (Toscana Domani): "Congelare i prossimi adempimenti fiscali a imprese commerciali e artigiane"

"Il caro bollette sta danneggiando imprese e attività artigianali e commerciali quanto se non più del lockdown pandemico. Per questo, se allora si invocava un congelamento del carico fiscale da parte dello Stato, tanto più oggi questa stessa richiesta dovrebbe esser tenuta in considerazione". Così la consigliera regionale Elisa Tozzi (gruppo Toscana Domani), manifestando il proprio sostegno alla protesta dei commercianti che domani 31 agosto, a Firenze così come in tutta la Toscana, spegneranno simbolicamente per 15 minuti le luci dei loro negozi, a mezzogiorno, al fine di sensibilizzare il governo su l'insostenibilità dei costi dell'energia, come denunciato tra gli altri da Confcommercio Toscana.
"Coi costi dell’energia alle stelle - spiega la Tozzi - è necessario individuare un salvagente ad ampio respiro che abbia caratteri di strutturalità e generalità, per dare ossigeno alle imprese. Penso in particolare al posticipo o al congelamento dei prossimi adempimenti fiscali. E ricordo che proprio ad agosto ci sono già state varie scadenze fiscali legate ad Irpef, Iva, Ires che hanno pesato molto sulle attività industriali, commerciali e artigiane, prostrandole ulteriormente".
"Non possiamo più permetterci le politiche dei bonus e delle mance, dobbiamo intervenire strutturalmente - conclude la consigliera -. E il governo deve farsene carico, senza che commercianti e artigiani siano costretti a esporre le bollette in vetrina o a restare a 'lume spento' per protesta".



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