Giurlani: "Il processo di primo grado sui contributi previdenziali Uncem non ha tenuto conto del durc"

Aramo Giurlani

La celebrazione del primo grado, a Firenze, del processo sui presunti mancati versamenti previdenziali ha portato alla condanna del sindaco di Pescia Oreste Giurlani alla pena di due anni per, così ha stabilito il giudice, omesso versamento.

“Mi ritrovo a commentare per l’ennesima volta un processo, legato alla mia presidenza Uncem e che non ha niente a che vedere con il comune di Pescia- dice Oreste Giurlani- confermando la sensazione che l’impianto accusatorio sia stato in qualche modo confermato senza tenere conto di elementi oggettivi.

Se nel processo principale per peculato non sono stati considerati elementi certi, come i tabulati della scatola nera assicurativa che registra, senza possibilità alcuna di alterazione, tutti i movimenti fatti dal veicolo, compresi velocità e tempo di percorrenza, anche in questo ramo minore del processo ci sono passaggi chiave ignorati.

E’ il caso del Durc, documento ufficiale che ho fatto poco prima di lasciare, nel 2016, l’Uncem e che, inequivocabilmente, certifica che l’ente da me guidato da tanti anni era, in quel momento, in piena regola con tutti i versamenti previdenziali. Abbiamo prodotto questo documento, ma non è stato considerato. Lo sarà, naturalmente, in futuro e questo cambierà decisamente la prospettiva degli atti e delle risultanze.

Tutto questo conforta e rafforza il nostro proposito, mio e dei miei avvocati difensori, di avere giustizia piena.

Come ormai ben sanno i cittadini di Pescia, tutto questo non condizionerà il patto che ho stretto con loro per questi cinque anni di legislatura, nonostante tutto quello che è accaduto. Proseguiamo a lavorare per la città di Pescia con rinnovato impegno e motivazioni- conclude il sindaco di Pescia Oreste Giurlani- per attuare il nostro programma tutto teso a migliorare la città” .



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