Sequestrate 6 tonnellate di prodotti ittici e chiusi ristoranti a Livorno e Carrara

Come ogni anno, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha emesso il Decreto con cui si stabilisce il periodo di “fermo biologico”, consistente nel blocco totale delle attività di pesca a strascico. La finalità è quella di consentire alla fauna ittica di riprodursi. Quest’anno il periodo di interdizione è iniziato il 3 ottobre e terminerà il 1° novembre.

Sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno i controlli sono stati rafforzati sia in mare che sull’intera filiera commerciale dei prodotti della pesca, nel corso dell’operazione denominata, appunto, “Stop Trawler”, durante la quale sei tonnellate di prodotti ittici sono stati sequestrati nei 166 controlli effettuati, in appena una settimana. Sono state passate al setaccio dai militari le attività di pesca in mare, sbarco, trasporto, distribuzione, vendita e somministrazione. 42 i soggetti multati e quasi 70.000 euro di sanzioni comminate con la chiusura di 2 ristoranti.

Nel dettaglio, il nucleo ispettivo regionale del Centro Controllo Area Pesca di Livorno ha sottoposto a sequestro amministrativo circa 1200 chili di prodotto ittico rinvenuto presso un punto-vendita all’ingrosso a Campi Bisenzio. Il sequestro è scattato perché l’ingente quantitativo di pesce, importato dalla Cina, è stato inserito nel circuito commerciale nazionale senza la prevista documentazione internazionale che ne attesta la legalità e quindi la sua idoneità al consumo. Al titolare dell’azienda è stata anche comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

Analoghe verifiche sono state svolte presso i magazzini di un punto di vendita all’ingrosso di Piombino dove gli ispettori della Guardia Costiera hanno sequestrato circa 4.500 kg di prodotti ittici di dubbia provenienza e non correttamente etichettati.

In due diverse circostanze, inoltre, i militari di Livorno e Marina di Carrara, durante le attività ispettive eseguite congiuntamente ai funzionari del Dipartimento della prevenzione-Unità Sicurezza alimentare  dell’Azienda U.S.L. Toscana Nord Ovest, hanno finanche accertato gravi carenze igienico-sanitarie che hanno condotto alla chiusura temporanea di due ristoranti di Livorno e Carrara.

Ulteriori controlli sono stati eseguiti mediante il metodo “Cross check” (controlli incrociati), un lavoro che prevede la verifica sulle banche dati informatiche relative alle catture e a quelle della commercializzazione. È cosi stato accertato dagli uomini della Guardia Costiera che alcuni pescherecci avevano pescato gambero rosso nelle acque toscane senza autorizzazione.



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