Il 'cuore' di Empoli è più sicuro: aziende e associazioni regalano un defibrillatore per il centro storico

(foto gonews.it)

Il 'cuore' di Empoli è più sicuro. Grazie all'impegno di una rete di associazioni e aziende del territorio, è stato infatti regalato alla cittadinanza un defibrillatore che verrà installato nel centro storico di Empoli, in via del Giglio. Il defibrillatore sarà disponibile per tutti, un vero e proprio salvavita nel cuore della città.

La donazione è stata fatta dal Lions Club di Empoli e  Ets Regalami un Sorriso Onlus, ma è il frutto di un lavoro di squadra tra aziende, associazioni e il Comune di Empoli. Tutto nasce da un evento, la Maratonina a 6 zampe, organizzato in piazza Matteotti da Lions Club Empoli con la clinica veterinaria Croce Azzurra e il dottor Giovanni Baldanzini. Tanti sono stati gli sponsor che hanno creduto nel progetto rendendolo possibile: l'Ecomedica di Empoli, Leonardo da Vinci Bike Tour, Montalbano Bike, Zoolandia Market, Iv San Bernard e Minnuti Group.

Oggi è stata fatta la consegna ufficiale dell'apparecchio nei locali dell'Ecomedica di Empoli, alla presenza del presidente dei Lions Damiano Bonifacio, dell'amministratore di Ecomedica Fabio Dragoni, dell'architetto Maria Busco, dell'assessore Fabrizio Biuzzi e del presidente del consiglio comunale Alessio Mantellassi.

"Come Lions Club Empoli - spiega il presidente Damiano Bonifacio - abbiamo pensato a questa iniziativa in estate con lo scopo di donare un defibrillatore, poi con il Comune abbiamo riflettuto sul luogo migliore per installarlo con l'intenzione di fare un regalo alla comunità intera installandolo in un luogo pubblico. Dobbiamo ringraziare gli sponsor e i tanti che hanno fatto donazioni e hanno reso possibile l'acquisto. Questo ci dimostra anche la bontà di iniziative come la Maratonina a 6 zampe, che intendiamo ripetere.

Il defibrillatore non sarà installato nello spazio chiuso di un edificio, di una scuola o di una palestra, come solitamente viene fatto, ma in un luogo aperto, a disposizione della cittadinanza. L'apparecchio, nello specifico, sarà installato nel porticato in via del Giglio, all'angolo con via Ridolfi, al condominio 108. Un piccolo passo per un vero e proprio cambio culturale.

"Quando si è iniziato a parlare di defibrillatori - spiega Fabrizio Biuzzi - non c'era una vera e propria cultura di questo apparecchio. Poi, grazie anche ad alcune leggi che lo hanno reso obbligatorio in luoghi dove si pratica attività sportiva, come palestre e scuole, qualcosa sta cambiando. Si inizia a installare defibrillatori in luoghi aperti al pubblico, come ad esempio i supermercati e nei luoghi di maggiore frequentazione. Questa è una donazione attiva, che salva delle vite ed è importante che associazioni come i Lions capiscano l’importanza di queste iniziative"

Una evoluzione culturale che va di pari passo con la tecnologia: accanto al numero di apparecchi sul territorio, infatti, c'è anche il problema della formazione, ossia della capacità di utilizzarlo correttamente.

"Gli empolesi  - ha detto Fabio Dragoni - sanno che da oggi se ci fosse sfortunatamente il bisogno in via del giglio c'è uno strumento che può salvare la vita. Certo, questi strumenti vanno saputi utilizzare, ma sembra che le occasioni di formazione sull'utilizzo degli apparecchi stiano crescendo. Non è mai semplice trovarsi in quelle situazioni, ma Lions e il Comune hanno reso disponibile gli strumenti per farlo".

Il defibrillatore di via del giglio, peraltro, cerca di ridurre l'ostacolo tecnologico fornendo con un audio tutte le indicazioni su come utilizzarlo, rileva se ci sono pacemaker o addirittura se non è necessario il suo utilizzo. Il grado di tecnologia, insomma, sembra poter rendere più fruibile lo strumento, ma il problema della formazione resta tanto importante come quello del numero di apparecchi presenti sul territorio. Ma anche da questo punto di vista Empoli fa la sua parte: "Fortunatamente -ha spiegato Alessio Mantellassi - sul nostro territorio abbiamo una diffusione capillare di corsi di formazione su come usare i defibrillatori, e le associazioni che i erogano dicono che i numeri stanno salendo"

Quello di via del Giglio è insomma anche un piccolo passo verso un futuro cardioprotetto: "Nel nord Europa  - ha detto Fabrizio Biuzzi - ci sono defibrillatori su ogni vagone, nelle piazze, quello è un modello. Mi fa piacere che anche qui si sviluppi questa cultura. Abbiamo scelto di installarlo proprio nel centro storico perché tutti possano vederlo, anche quindi per sensibilizzare e far conoscere questo strumento. Parliamod i cose che forse avverranno tra qualche anno, ma quando avremo una mappatura più ampia di defibrillatori saremo un comune cardioprotetto: l'obiettivo sarebbe di creare un sistema integrato come una app che avverta le persone formate per utilizzare gli apparecchi quando c'è una emergenza e li informi su dove è il defibrillatore per intervenire"

 



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