Geotermia, Monni e Nardini a Pomarance: "La geotermia risorsa essenziale per il futuro energetico"

La geotermia - fonte energetica rinnovabile, pulita e programmabile- il suo indotto, le sue potenzialità e la necessità del suo sviluppo sono state al centro del convegno “Geotermia e indotto”, organizzato da Confapi Pisa al Teatro De Larderel di Pomarance (Pi).“Non possiamo perdere il treno del raddoppio della potenza geotermica da installare in Italia al 2050, dobbiamo lavorare da subito per arrivare ad un incremento di 200MW già al 2030. Sarebbe un errore imperdonabile se il Paese pensasse di affrontare la crisi energetica dimenticandosi di quella climatica. L’oggi non può mangiarsi il domani. Le due crisi, quella energetica e quella climatica, non sono disgiunte. E’ necessario attivare risposte immediate che diano sollievo alle famiglie e alle imprese, ed in questo senso la Toscana sta dando un contributo fondamentale al Paese, ma è necessario farlo orientando le scelte di oggi in modo da costruire un futuro sostenibile domani”.A dirlo l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, che ha proseguito: “Non possiamo pensare di uscire dalla dipendenza da gas russo semplicemente diventando dipendenti dal gas di altri Paesi. La decarbonizzazione non è più rimandabile, ma la conversione alle rinnovabili per esser davvero sostenibile deve tener conto dei territori su cui gli impianti andranno ad insistere”.

“Oggi – ha aggiunto l’assessore - l’Europa torna a finanziare la ricerca sul geotermico tramite Horizon2020.  La Regione è fortemente a favore dello sviluppo, naturalmente in sicurezza e con ricadute e benefici sul territorio. Ma dobbiamo ancora scoprire cosa ne pensa il nuovo Governo, dal quale ci aspettiamo una rotta precisa rispetto al futuro energetico del paese”.

Per quanto riguarda il tema delle concessioni per lo sfruttamento della risorsa geotermica, in scadenza, l’assessora ha spiegato che: “La geotermia rappresenta una risorsa essenziale ai fini della transizione energetica e della decarbonizzazione dell’intero Paese, non solo della Toscana, ma ha bisogno di  investimenti subito. Vista la scadenza delle attuali concessioni al 2024, le strade sono due: mettere la Regione nella condizione di fare subito le nuove gare, consentendo comunque il riconoscimento degli investimenti, oppure quella che per noi è la strada maestra, cioè prorogare le concessioni attuali, dialogando con l’Unione Europea. Non vi sono soluzioni intermedie. Ogni strada che blocchi lo sviluppo della geotermia in Italia e in Toscana troverà la nostra più ferma opposizione” .

Al centro del convegno anche il tema occupazionale e dell’indotto legato al geotermico, con l’esigenza delle imprese di aver personale sempre più specializzato.  Su questo ha risposto l’assessora ad istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini, che ha raccolto la proposta di Confapi di istituire una nuova figura professionale specializzata nella gestione della risorsa geotermica nel repertorio formativo regionale. “La geotermia per la Toscana è una grande ricchezza – ha detto - Abbiamo ben chiara l’importanza di questo settore ed anche per questo ho dato subito la mia disponibilità a valutare l’inserimento di una nuova figura professionale nel nostro repertorio regionale. Credo molto nel confronto con il territorio e nella concertazione con le parti sociali per mettere in campo politiche che rispondano in maniera sempre piu' aderente ai bisogni e alle criticità, dando risposte anche alle nuove esigenze che derivano dai cambiamenti e dalle transizioni che abbiamo di fronte a partire da quella ecologica."

“Voglio inoltre ricordare – ha aggiunto - la possibilità di una collaborazione con la Fondazione ITS Energia e Ambiente, che opera su tutto il territorio regionale e che, insieme alle altre Fondazioni del sistema ITS toscano, rappresenta una grande opportunità per le nostre ragazze ed i nostri ragazzi, come conferma il monitoraggio annuale Indire che evidenzia importanti risultati sul fronte occupazionale." Accanto al tema della formazione giovanile l'assessora ha poi ricordato anche quello della formazione continua lungo tutto l'arco della vita di lavoratrici e lavoratori,  l'aggiornamento delle competenze e i percorsi di riqualificazione.



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