Dal 1 novembre non sarà più possibile per i giovani toscani presentare le domande per accedere al microcredito. Con la recente emanazione del decreto n. 20381 la Giunta della Regione Toscana ha sospeso questa misura, che era finanziata attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per la creazione di impresa giovanile, femminile e di destinatari di ammortizzatori sociali.
Il presidente del movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Toscana Giancarlo Mannini è intervenuto in merito alla notizia della sospensione evidenziando come "solo il 9,5% delle imprese artigiane sono guidate dai giovani. E' evidente che serve un ricambio generazionale ma tutti conoscono gli ostacoli burocratici e di accesso al credito che si incontrano nel creare e nel portare avanti un'attività. Per questo occorre aumentare gli incentivi all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego e rifinanziare subito il microcredito. Si tratta - prosegue Giancarlo Mannini - di uno strumento che in modo semplice, attraverso una domanda on line, consentiva di accedere ad un finanziamento a tasso zero per avviare la propria attività d'impresa o di lavoro autonomo. La sua chiusura improvvisa ha impedito a giovani, donne e disoccupati l'accesso ad un incentivo essenziale, in questi tempi in cui i tassi di interesse stanno aumentando, per l'inizio della propria attività".
Per il presidente dei giovani imprenditori toscani associati a Confartigianato: " In questo periodo di grave crisi, con i costi dell'energia e dei materiali che hanno raggiunto valori altissimi e tante aziende che chiudono, è fondamentale fornire supporti concreti alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Per Mannini: " Si deve partire dal creare una formazione di qualità per i giovani, offrire consulenze gratuite per consentire loro di focalizzare le proprie idee e strutturarle. Accompagnarli verso la costituzione dell'impresa, il fundraising la partecipazione a bandi. Servono urgentemente strumenti nuovi e di semplice accesso alla finanza agevolata potenziando gli incentivi a fondo perduto".
Fonte: Confartigianato Toscana - Ufficio Stampa
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