Prevenzione del tumore ai polmoni, a Careggi screening gratuiti

Careggi scelto tra 18 centri nazionali per il programma: come prenotarsi. In Toscana più del 22% è fumatore, ogni anno sono oltre 5000 i decessi causati dal fumo di tabacco


L’Italia avvia un progetto pilota di screening polmonare gratuito, per diagnosticare per tempo quanto più tumori possibili. Partirà a novembre e coinvolgerà diciotto centri che fanno parte della Rete italiana screening polmonare (Risp): per la Toscana il riferimento sarà l’azienda ospedaliero universitaria di Careggi.

"Usciti dalle fasi più acute della pandemia, la Toscana rilancia sulla prevenzione – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – Nei giorni scorsi l’ha fatto Ispro, l’istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze: un’eccellenza ed un unico nazionale. Oggi Careggi è stato scelto tra i diciotto centri nazionali di questo ulteriore programma di screening". "L’invito -ai cittadini – conclude l’assessore - è quello ad utilizzare i servizi di screening offerti, perché la prevenzione in questi casi fa davvero la differenza".

Il programma di cui sarà centro di riferimento Careggi è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale. L’obiettivo è ridurre il tasso di mortalità per cancro polmonare nei forti fumatori.

Quello ai polmoni è infatti in Toscana il secondo tumore più frequente tra gli uomini e il terzo tra le donne: in tutta Italia l’anno scorso ha provocato la morte di 34 mila persone. Studi recenti hanno dimostrato che il primo esame di screening (TC torace a bassa dose-LDCT) fornisce informazioni sul rischio individuale, consentendo così la personalizzazione dell'intervallo dei controlli.

Careggi sarà il centro regionale di riferimento del programma Risp, studio di prevenzione patrocinato dal Ministero della salute, di cui è capofila la Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano. Sarà dedicato a persone con importanti fattori di rischio che più di 55 anni e meno di 75, fumatori o che hanno smesso di fumare da meno di quindici anni, con un consumo medio di venti sigarette al giorno per trenta anni.

Per l’azienda Careggi referente del programma è Katia Ferrari medico del reparto di Pneumologia e fisiopatologia toraco polmonare diretta dal professor Federico Lavorini. Collaborano alle attività di screening il Centro Antifumo, di cui è responsabile Salvatore Cardellicchio, e il Dipartimento diagnostica per immagini diretto da Vittorio Miele.

Per ricevere informazioni o prenotarsi per gli screening si può telefonare allo 055.7946006 – risponde il Centro Antifumo di Careggi - dalle 9 alle 15 dal lunedì a venerdì oppure scrivere a caf@aou-careggi.toscana.it . Per partecipare al programma è necessario compilare una scheda informativa scaricabile all’indirizzo http://www.programmarisp.it/modulo.php.

Il tumore del polmone rappresenta il 15 per cento delle nuove diagnosi tumorali negli uomini, ed il 7 per cento nelle donne. La gran parte in Toscana riguarda uomini e donne tra 50 e 69 anni, che pesano per il 22 per cento, il 19 per cento oltre i 70 anni.

I nuovi casi diagnosticati in un anno sono oltre 2800, pari all’11 per cento di tutte le diagnosi tumorali: un’incidenza inferiore rispetto alle regioni del nord italia ma superiore al sud. Diminuiscono, dagli anni Duemila e in modo rapido, i casi tra gli uomini, mentre crescono tra le donne, sia pur in presenza di tassi ancora inferiori rispetto al sesso maschile.

Una diagnosi precoce permette interventi terapeutici efficaci. "Per questo - spiega la medico Katia Ferrari - questo screening è una valida opportunità per salvaguardare la salute di persone a rischio di tumore polmonare e potrà fornirci informazioni utili sui tempi adeguati dei controlli radiologici nei soggetti negativi". "Nei soggetti con reperti di caso sospetto – prosegue -, il nostro sistema sanitario provvederà in automatico a fornire gli approfondimenti necessari coordinati secondo i relativi percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali (PDTA)". "É necessario superare ansie e paure per esami e controlli - aggiunge Ferrari - perché sono le occasioni più importanti per preservare il patrimonio polmonare, non solo in termini di aspettativa, ma anche di qualità di vita a difesa della funzione respiratoria".

"In Toscana - ricorda Salvatore Cardellicchio, responsabile del Centro Antifumo - i dati Istat 2021 riportano che il consumo di tabacco, pur essendo sempre meno diffuso, interessa ancora il 22,4 per cento della popolazione dai 14 anni in poi ed è superiore rispetto alla media nazionale (19 per cento). Nei maschi, la prevalenza di fumatori è di poco inferiore in Toscana (23,4 per cento) rispetto a quanto osservato in Italia (24,9 per cento). La quota di donne fumatrici nella nostra regione (17,9 per cento) si mantiene, invece, sopra la media italiana (15,2 per cento), confermando il trend degli anni precedenti". "Purtroppo in questi anni di pandemia - conclude Cardellicchio - il numero di fumatori in Italia ed in Toscana è in ascesa e si attesta nel 2022 a livello nazionale, secondo l'ultima indagine ISS-Doxa, al 24,2 per cento. Ogni anno in Toscana quasi 5.500 decessi sono causati dal fumo di tabacco, dovuti a tumori, in particolare quello del polmone e a malattie cardiovascolari e respiratorie".

"Le Tac multistrato di ultima generazione - spiega Vittorio Miele - erogano dosi di radiazioni sensibilmente inferiori rispetto al passato e consentono di coprire elevati volumi corporei in tempi brevissimi, con alto dettaglio anatomico. Questo consente di ottenere rapidamente immagini ad alta risoluzione, che possono quindi rilevare piccoli noduli, sintomo di malattia polmonare in fase precoce, spesso non chiaramente visibili con la radiografia del torace".

"La scelta di Careggi come riferimento in Toscana per questo screening nazionale - dichiara Rocco Damone, direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria - è la conseguenza del valore dei nostri professionisti, della concentrazione tecnologica di cui disponiamo e della compresenza nella nostra struttura di tutte le opzioni terapeutiche: chirurgia, radioterapia e chemioterapia, che dovessero essere necessarie in caso di diagnosi positiva. Questo assicura ai pazienti un valido supporto, complessivo e organico, in ogni fase del percorso assistenziale".

Fonte: Regione Toscana e Azienda ospedaliero universitaria Careggi - Uffici stampa



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