Le previsioni per la festa di Ognissanti sono alquanto positive e senza dubbio migliori di quelle registrate nel 2021. Nel prossimo week end si registrerà un rilevante movimento di turisti italiani e stranieri che si dirigeranno non solo verso le città/centri d’arte, ma anche verso le località termali, rurali e di collina.
Il trend di aumento dei flussi, rispetto allo scorso anno, coinvolgerebbe tutte le tipologie di prodotto, anche se non in maniera uniforme. In particolare, il tasso di occupazione rilevato per le città d’arte si attesta al 95%. Meno inteso il flusso di prenotazioni verso le località costiere, con tassi di occupazione attesi del 75% delle strutture disponibili e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi. Stesso trend anche per le località montane che si attestano al 76% di occupazione. Invece, per le località termali e collinari i tassi rilevati sono rispettivamente dell’85% e del 87%.
Tipologia turistica |
Tassi di occupazione al 26/10/2022 |
Media Città d'arte |
95% |
Media Località costiere |
75% |
Media Località termali |
85% |
Media Località montane |
76% |
Media Località rurali e collinari |
87% |
“ Il Turismo negli ultimi anni ha subito un “ effetto elastico ” particolarmente rilevante - dichiara Confesercenti - con estati che hanno registrato andamenti generalmente positivi e periodi invernali caratterizzati da restrizioni e problemi legati a trasporti, spostamenti e accoglienza. Quest’anno in particolare con una bella stagione che da Aprile fino ad oggi ha regalato temperature miti, i dati sono particolarmente positivi. E’ il momento di fare scelte strutturali ed affrontare i grandi nodi del Turismo, dal cambiamento della domanda turistica, alla trasformazione dei flussi di provenienza, fino alla forte competizione dei nuovi player del Turismo globale che stanno interessando in profondità anche la nostra Regione”
In generale la tendenza positiva della domanda turistica è attesa in quasi tutte le aree della regione, anche se per la fascia costiera i tassi di saturazione si fermerebbero al di sotto dei valori medi, ad eccezione della Versilia. Un trend migliore risulterebbe, invece, per le aree della Val d’Orcia, della Garfagnana, del Chianti, della Val d’Elsa e della Val di Chiana. Una buon livello di prenotazioni è stato registrato anche per il Mugello e il Valdarno.
Aree regionali |
Tassi di occupazione al 26/10/2022 |
Aree regionali |
Tassi di occupazione al 26/10/2022 |
Chianti |
89% |
Versilia |
88% |
Val d'Orcia |
92% |
Costa della Maremma |
68% |
Val di Chiana |
85% |
Costa degli Etruschi |
77% |
Val d’Elsa |
89% |
Isola d'Elba |
76% |
Mugello |
79% |
Lunigiana |
72% |
Garfagnana |
92% |
Valdarno |
80% |
Costa Apuana |
82% |
Toscana |
86% |
Fonte: Confesercenti - Ufficio stampa
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