Italia Viva si sfila in Regione, manca il numero legale: salta voto in commissione

Bagarre in commissione affari istituzionali del Consiglio regionale. L'assenza di Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva, in missione istituzionale all'estero e la sua mancata delega ad altro consigliere, unita all'uscita delle opposizioni al momento del voto, ha fatto venir meno il numero legale per l'approvazione di interventi normativi collegati alla terza variazione di bilancio.

"Ancora uno schiaffo al Presidente Giani. Oggi Italia Viva non si è presentata in Prima Commissione e ha fatto mancare il numero legale, facendo saltare così l’approvazione dell’ultima variazione di bilancio. Peccato che il passaggio in Commissione sia obbligatorio prima della discussione in Consiglio che è fissata per martedì".

Così hanno commentato i componenti della Prima Commissione del Consiglio regionale della Toscana Francesco Torselli, Fratelli d’Italia, Marco Casucci, Lega, ed Elisa Tozzi, Gruppo Misto.

"Ormai non passa giorno senza che i due partiti di maggioranza abbiano attriti - proseguono -. Dall’ultima campagna elettorale gli equilibri sembrano profondamente cambiati, del resto non ci saremmo potuti aspettare altro visto che il vicepresidente di Regione e il vicepresidente del Consiglio regionale si sono candidati entrambi contro il Partito democratico.

E’ l’ennesimo contrasto che si palesa nei lavori del Consiglio dopo quello su la nuova legge regionale sul bollo auto, la riforma del 118 e le nomine al Corecom. A questo punto appare ancora più chiaro come il governatore sia disposto ad accettare mortificazioni quotidiane da una parte della maggioranza pur di rimanere alla guida della Regione per altri tre anni, ben sapendo che elezioni anticipate significherebbero consegnare la Regione a un governo di centrodestra. Come consiglieri di opposizione non abbiamo partecipato al voto in Commissione sulla variazione di bilancio poiché sarebbe stato veramente difficoltoso fare altrimenti: di 49 articoli di cui si compone questa manovra, 36 riguardano le principali infrastrutture di cui ha urgente necessità la nostra Regione, inoltre - esattamente come accaduto lo scorso anno - anche stavolta l'avvio dei lavori viene posticipato di 12 mesi.

E’ complicato esprimere una valutazione nel merito, avendo avuto solo 10 giorni per studiare la variazione di bilancio. Eppure il regolamento del Consiglio regionale, così come rilevato dalla Commissione di Controllo, prevederebbe tempi molto più dilatati per lo studio degli atti in modo da permettere anche ai consiglieri di minoranza di poter svolgere al meglio il proprio mandato. E’ grave che la maggioranza abbia imposto all’opposizione di studiare la variazione in appena dieci giorni, quando poi è stata la stessa maggioranza a far mancare il numero legale per discuterla. Una variazione che, tra l’altro, sembra una vera e propria manovra con ben 36 articoli contenenti interventi – molti dei quali infrastrutturali e già rimandati con la Finanziaria dello scorso anno – slittati al 2023".

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa



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