Colloqui internazionali di Toscana 2022, le proposte

Eugenio Giani (foto gonews.it)

È possibile costruire un nuovo modo di fare impresa nell’epoca della transizione ecologica e digitale? Si può cioè immaginare un’economia che, cogliendo il meglio delle opportunità di cambiamento, metta realmente al centro il valore della risorsa umana, promuova le pari opportunità e sappia valorizzare le peculiarità del territorio?
Queste le domande al centro dei Colloqui Internazionali di Toscana. The Truth about Economy, iniziativa promossa da Fondazione G. Feltrinelli in collaborazione con Regione Toscana, nell’ambito della manifestazione “la Toscana delle donne”.

Tre giorni di colloqui che si sono conclusi oggi nella cornice di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, con gli interventi di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana; Carlo Feltrinelli, Presidente Fondazione Giangiacomo Feltrinelli; e Massimiliano Tarantino, Direttore Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Ad avviare l’incontro l’intervento di Eugenio Giani: “I colloqui internazionali di Toscana portano con sé il respiro di una visione strategica del futuro: il fatto che la Fondazione Feltrinelli abbia deciso di vivere qui in Toscana, tra Firenze e Pisa, questo appuntamento per il quale è famosa, è motivo di grande soddisfazione e per questo li ringrazio”. Sul tavolo, ha aggiunto il presidente, “avevamo tre grandi temi: la transizione ecologica, il lavoro e l’occupazione, l’innovazione con le trasformazioni della rivoluzione digitale. Tre aspetti che guardano al domani e che sono l’ossatura del nostro futuro; non per niente nel PNRR le risorse dedicate a questi aspetti coprono più del 50% del totale. Su queste tre grandi questioni sono stati aperti 6 tavoli e stasera abbiamo la possibilità di tirare le conclusioni cogliendo quelle indicazioni che serviranno all’imprenditore nella sua valutazione di strategie economiche, al politico o all’amministratore per animare il rapporto tra istituzioni e società civile. Le misure conseguenti a queste tre grandi traiettorie saranno quelle da perseguire. E’ questa una delle sfide del nostro secolo, dobbiamo sforzarci di guardare lontano”.

Colloqui di Toscana ha radunato, il 23 e 24 novembre, presso la sede della Scuola Normale Superiore di Pisa, ottanta giovani studiosi e ricercatori under 35 reclutati con una call for proposal in tutta Europa, venticinque keynote nazionali e internazionali – tra cui Vincent Puig, Executive Director IRI; Enrica Chiappero-Martinetti, Università degli Studi di Pavia; Isabella Weber, University of Massachussets Amherst; Philippe Aghion, London School of Economics Collège de France; Alec Ross, Bologna Business School; Andrès Rodriguez Pose, London School of Economics – e sei tavoli tematici, che si sono interrogati su un nuovo modo di fare impresa, con l’obiettivo di favorire il trasferimento di competenze e conoscenze dal mondo della ricerca agli attori del territorio.

Tre giornate per dirsi la verità sulle grandi trasformazioni del presente, incoraggiare uno scambio tra il mondo della ricerca e stakeholders economici e istituzionali sulle direttrici di intervento strategiche interessate dai fondi europei, e per evidenziare se e in che modo le transizioni gemelle – ecologica e digitale – possano contribuire a imprimere una svolta al sistema economico, nella direzione di una rinnovata attenzione alle risorse naturali e al capitale umano, consapevoli che non può ci essere un futuro di lavoro povero, che non tenga conto di un riequilibrio di genere e di nuove opportunità per le giovani generazioni.

Tre le principali dimensioni di analisi a cui si sono ispirati i lavori dei tavoli e i dibattiti:

impatti della digital e green economy: quali gli impatti delle economie digitali e green sul capitale umano? Come colmare lo skill mismatch per favorire occupazione ad alto valore aggiunto?

lavoro e occupabilità: a quali condizioni queste nuove economie hanno il potenziale per promuovere una migliore e una maggiore occupabilità e specificamente giovanile e femminile nel mercato del lavoro? Quali iniziative possono aggredire il tema dei working poor e quali politiche attive possono contribuire ad andare oltre il tema dello sfondamento del “tetto di cristallo”?

ruolo e responsabilità degli attori, tra pubblico e privato: in che direzione il settore privato e il settore pubblico sono chiamati oggi ad attualizzare strumenti, competenze, responsabilità e modelli di intervento per un’economia giusta ed equa?

Il confronto interdisciplinare attorno a ciascun cluster tematico ha fatto emergere buone pratiche per un design di futuro più bilanciato, sostenibile e generoso. Un elenco di punti di anti-fragilità destinati a ricerca, imprese, comunità di pratica, parti sociali e policy makers istituzionali, oltre che a ciascun cittadino, che abilitano un nuovo capitalismo capace di agire per correggere le distorsioni del modello neoliberale e abbattere le disuguaglianze, incoraggiando la crescita e la competitività del tessuto imprenditoriale.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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