Virgo Fidelis, Montespertoli in festa per la patrona dei carabinieri con il cardinale Simoni

Grande festa presso la Parrocchia di San Donato a Livizzano, sabato 26 novembre 2022, in occasione della celebrazione in onore della "Virgo Fidelis", celeste patrona della Benemerita Arma dei Carabinieri, organizzata dal Presidente Gabriele Mariano, dal Consiglio e dai soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri "Antonio Petrucci" Sezione di Montespertoli.

Presenti alla cerimonia il Ten. Col. Gianfranco Cannarile comandante della Compagnia Carabinieri di Scandicci, il Lgt. Bruno Mencarelli Comandante stazione Carabinieri Montelupo Fiorentino, il Mar. Ca. Simone Soldi, Comandante della Stazione di Montespertoli e Alessandro Migliorini, Comandante della Stazione di Polizia municipale di Montespertoli, nonché una folta rappresentanza dei soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri dell’Empolese e della piana fiorentina, con bandiere e labari.

La funzione religiosa, iniziata alle ore 10, è stata officiata da Sua Em.za Rev.ma Cardinale Ernest Simoni, fortemente legato al territorio di Montespertoli per le Sue molteplici visite alla Parrocchia di San Donato a Livizzano e concelebrata dal Parroco Don Cristian Meriggi.
La festa dedicata alla "Virgo Fidelis" risale all’8 dicembre 1949 quando, Sua Santità Pio XII, proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri”, fissando la data della ricorrenza al 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della Battaglia di Culqualber che si svolse nel 1941 in Abissinia e dove, per l’eroismo dei carabinieri, la bandiera dell’Arma è stata decorata della medaglia d’oro al valore militare. Da allora ogni anno l'Arma dei Carabinieri e l'Associazione Nazionale Carabinieri, rendono onore alla loro Patrona, ricordano i Carabinieri caduti in servizio. La scelta della "Virgo Fidelis", come patrona dell'Arma, è certamente ispirata alla fedeltà propria di ogni soldato che serve la Patria, che diventa caratteristica peculiare dell'Arma dei carabinieri che ha per motto: "Nei secoli fedele".

Nella stessa ricorrenza viene inoltre celebrata la "giornata dell’orfano": per l’Arma, gli orfani sono da sempre elemento di collegamento con il passato e con il sacrificio dei Carabinieri che hanno dato la propria vita per la Patria. L’ O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri), fondata il 15 maggio 1948, assiste oltre 1.200 orfani. Al termine della cerimonia, coordinata dal Cav. Vieri Lascialfari, è stata proclamata la "Preghiera del Carabiniere" e il canto "Inno alla Virgo Fidelis".

Il Cardinal Simoni, che un mese fa ha compiuto 94 anni, da sei anni creato cardinale da papa Francesco il quale, annoverando nel collegio cardinalizio, lo ha definito "Martire Vivente" per i quasi 30 anni di prigionia e lavori forzati ingiustamente subiti negli anni bui del regime albanese, affermava: "Con fede, devozione e gioia in questa settimana abbiamo ricordato con varie celebrazioni la ‘Virgo Fidelis’, patrona dell’Arma dei Carabinieri, con la gratitudine a tutti gli appartenenti alla Benemerita. La Santissima Madonna sempre possa accompagnare il laborioso e silenzioso servizio di tutti i giorni dei carabinieri nel bene; uomini e donne che mai si risparmiano nell’aiutare gli altri, con altruismo, generosità, sacrificando la loro vita e talvolta anche le proprie famiglie, animati da umanità e fedeltà, che assumono il ruolo di offrire speranza, attraverso un loro tratto tipico: la vicinanza, adoperandosi per il bene comune, oggi nella memoria della loro patrona condividono fede e fedeltà secolare. Veramente la vicinanza è la loro peculiare attitudine, ovvero “farsi prossimo” con la vicinanza alle comunità, con la esemplare capacità di ascoltare, mediare, confortare, arginare le tensioni facendosi talvolta carico delle fatiche sociali. Questa vicinanza e vocazione è apprezzata e messa in pratica nei grandi centri abitati fino ai piccoli centri, grazie alle molteplici presidi e stazioni dei carabinieri disseminate in tutta la Penisola. San Giovanni Paolo II con queste parole salutò i militari giunti a Roma per il Giubileo del 2000 rammentando il fulgido esempio eroico di abnegazione e di sacrificio del giovane sottufficiale e Servo di Dio Salvo D’Acquisto avvenuto nello scorso secolo durante la Seconda guerra mondiale: «La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell'adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio Stato. Penso, qui, al vostro collega, il vicebrigadiere Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valor militare». Il Signore dei Viventi possa accogliere i militari che hanno concluso il pellegrinaggio terreno e sono approdati all’altra riva del mare della vita e godono il riposo eterno nella Gerusalemme Celeste; la materna protezione di Maria Santissima sia viatico, e sorgente incessante di forza e possa asciugare ogni lacrima e sostenere i famigliari e gli orfani".

Fonte: Ufficio stampa



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