Omaggio a Remo Taviani, il fotografo di Castelfiorentino

Remo Taviani
Remo Taviani

Tutti i castellani lo chiamavano affettuosamente “Remino”. Piccolo di statura, amava profondamente il paese dove era nato e vissuto. E lui lo ha dimostrato per quasi mezzo secolo, documentando attraverso la sua macchina fotografica (e oltre 35.000 scatti) il territorio e il paesaggio, la natura e la vita quotidiana, sociale e culturale di Castelfiorentino. Per questo i suoi amici del Gruppo Fotografico “Giglio Rosso” hanno voluto rendergli un doveroso omaggio come conclusione delle iniziative previste per il quarantesimo anniversario della nascita del Gruppo, di cui Remo Taviani era stato socio fondatore. Così da domani e fino all’8 gennaio si potranno ammirare all’Oratorio di San Carlo (via Testaferrata) una selezione delle “foto d’archivio” di Remo Taviani, scomparso nel 2009.

Promossa dal Gruppo Fotografico “Giglio Rosso” con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, la mostra presenta una trentina di immagini che raccontano la passione di Remo Taviani per Castelfiorentino e la Valdelsa (paesaggi, momenti di caccia, manifestazioni, ecc..) realizzate utilizzando sempre pellicola per diapositive. “Tutta un’altra cosa” come lui stesso amava ripetere, quando prendendo atto dei cambiamenti avvenuti anche nel modo di fare le foto aggiungeva che le “tecniche tradizionali” erano sicuramente “molto più stimolanti”.

La presentazione della mostra è curata da Mariella Migliorini Mazzini, che già nel 2007, in occasione della pubblicazione del volume “Valdelsa. I Mille volti dell’anima” (di Remo Taviani e Gabriele Lombardini), aveva accompagnato le foto con un virtuoso abbinamento di versi.

“Le fotografie sono sempre un’intima forma di diario – scrive Mariella Migliorini Mazzini – dove ciò che si mostra ha una sostanza al di là e al di sopra di ciò che l’occhio può vedere e imprigionare in un attimo. Remo Taviani vede, ascolta, vive l’attimo che fugge e ci rende partecipi con le sue immagini dell’amore, della curiosità, del desiderio di conoscere la terra, e le sue creature. Le immagini ci offrono un itinerario che raramente si scosta dalla sua amata Valdelsa, ma è come socchiudere la porta per offrire in dono il profumo del viaggio della vita di tutti e lo splendore dei suoi colori”.

Allo scopo di ricordare Remo, gli amici hanno anche previsto nel periodo di apertura della mostra un incontro conviviale all’Oratorio di San Carlo, in programma lunedì 26 dicembre, alle ore 17.00. Tutti sono invitati a partecipare

La mostra osserverà il seguente orario di apertura: Lunedì e Venerdì: 09.00–13.00; Martedi e Giovedì: 16.00–19.00; Sabato, Domenica e festivi: 10.00-12.00 e 16.00-19.00 (chiuso 25 dicembre e 1 gennaio).

 

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa



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