Migranti Livorno, nave Ong con 142 persone a bordo sbarca in città

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Migranti Livorno, nave con 142 persone a Livorno

La Toscana accoglie 142 migranti. La nave ong 'Life Support' è infatti entrata nel porto di Livorno scortata da una motovedetta della Capitaneria. L'imbarcazione ha attraccato alla banchina 75 dove sono cominciate le operazioni di sbarco. Tra le persone a bordo ci sarebbero 22 minori, almeno due bambini molto piccoli al di sotto dei due anni e una donna incinta.

I naufraghi, nel momento di lasciare la nave per le fasi di accoglienza a terra, si sono scambiati lunghi abbracci con gli operatori di Emergency che li hanno salvati, accuditi, curati, vestiti, sfamati.

Tutti gli adulti sono stati destinati fuori dalla Toscana, che si farà carico di tutti i 22 minori arrivati questa mattina. Quattro di loro resteranno a Livorno, mentre 18 saranno accolti a Piombino nel Cas (il Centro di accoglienza straordinario) fatto predisporre dal prefetto di Livorno.

L’arrivo della seconda nave, quella della Sea Eye 4, è atteso per domattina intorno alle 8. Le amministratrici regionali e la colonna della Protezione civile regionale sono pronte a gestire i nuovi arrivi riproponendo il lavoro di squadra che ha dato oggi ottimi frutti. Da sottolineare che tutte le strutture toscane che si occupano di minori e che hanno posti disponibili si sono dette pronte ad accogliere ulteriori arrivi. Per domani ne sono attesi almeno altri dodici.

Migranti Livorno, le operazioni di sbarco

La nave era all'alba, intorno alle ore 5.50, a 3 miglia dallo scalo livornese. L'attracco è avvenuto intorno alle ore 7.30, e sono iniziate le operazioni di sbarco. Sulla nave è salito personale dell'Ufficio di sanità marittima e di frontiera per i primi accertamenti sanitari e anche per i primi contatti col medico di bordo che ha già assistito i migranti. Sul posto ci sono anche le forze dell'ordine, nonché il prefetto Paolo D'Attilio che sta seguendo sul posto le operazioni. Presenti anche l'assessore alla Protezione Civile Monia Monni e l'assessore al Sociale Serena Spinelli.

Fin da ieri notte la Protezione Civile si è attivata per mettere in atto le operazioni di sbarco. E' stata attivata la Colonna mobile regionale, spiega una nota, per l'installazione, direttamente sul molo del porto, di un presidio medico avanzato della funzione sanità, e di una serie di strutture a supporto della questura e della prefettura per l'identificazione e lo smistamento dei migranti sbarcati. Hanno contribuito Misericordie, Cri, Anpas e Vab, oltre al volontariato locale gestito dal Comune di Livorno.

Il Presidio medico avanzato si compone di una tenda principale dedicata al triage dei migranti sbarcati, con annessi sala per “codici rossi” e area pediatria, oltre che due strutture separate per l'isolamento dei casi clinici più complessi e potenzialmente contagiosi.

La parte di supporto logistico si compone invece di 4 tende principali, a supporto delle procedure di riconoscimento effettuate dalla Questura, e per dare il necessario aiuto materiale e psicologico ai migranti. La Sala operativa mobile e una unità di Svs per la gestione del vettovagliamento completano il quadro delle installazioni, oltre a strutture logistiche specifiche per la distribuzione degli abiti e per le funzioni di servizio.

In termini di risorse umane, la Regione Toscana, oltre ai funzionari della Direzione difesa del suolo e Protezione civile, schiera oltre 70 volontari delle varie associazioni, impegnati sia nel presidio medico che nel supporto logistico all'operazione.

Assistenza sanitaria a madri e bimbi

L'assessore alla protezione civile per la Toscana Monia Monni ha fatto il punto delal situazione dal punto di vista sanitario e di assistenza ai migranti: "Ci dicono da bordo che le condizioni di salute sono generalmente buone. Ci sono casi di scabbia, che un paziente ha bisogno di immediato soccorso e per questo sarà immediatamente portato in ospedale. Fanno tutti i tamponi Covid. Ci sono minori non accompagnati che già hanno trovato ospitalità in strutture ricettive in Toscana. Gli altri a bordo saranno, come noto, smistati tra regioni italiane diverse".

"Abbiamo messo in campo un percorso dedicato alle donne con bimbi molto piccoli. Ci sarà un ginecologo e verrà fornito servizio di supporto psicologico - aggiunge - Abbiamo provato a tenere insieme il sistema di efficienza della protezione civile con un po' di umanità. Ci dicono che il viaggio è stato impegnativo ed estenuante, reso più lungo dalla scelta del Governo di assegnare lo sbarco al porto di Livorno".

"C'è stato un dispiegamento di forze da parte di tutti i dipartimenti civili e regionali molto intenso. Abbiamo montato il campo in pochissime ore - conclude - Oltre 70 persone stanno lavorando, tra volontari e personale sanitario. Per noi è la prima volta che ci troviamo ad affrontare questa situazione. Come sapete il porto di Livorno non è certamente il più vicino rispetto alle rotte migratorie. Abbiamo dato segnale di apertura, solidarietà e competenza. La Toscana ha fatto la sua parte".

Mi preme sottolineare – ha detto l’assessora Spinelli - che, nonostante le inevitabili difficoltà, la gestione di questi arrivi si sta rivelando molto positiva. Ciò è stato possibile perché si è mossa quella che si sta rivelando come una straordinaria macchina organizzativa che ha visto una relazione efficace tra tutte le istituzioni coinvolte, con il coordinamento della Prefettura, a partire dalla struttura della Protezione civile regionale insieme alle associazioni del volontariato, Anpass, Misericordie, Croce Rossa. Decisivo il contributo fornito dal personale medico che ha effettuato le visite di prima accoglienza e quello della Questura. Anche la città di Livorno ha mostrato il suo volto solidale e accogliente, anche attraverso i tanti volontari che da stamani all’alba sono stati qui con noi ad attendere l’attracco della nave”.

Così, invece, il sindaco di Livorno Luca Salvetti: "Sta andando bene, ci eravamo preparati, nel senso che i percorsi studiati e preparati per una giusta accoglienza a seconda della persona che scendeva dalla nave, hanno funzionato a pieno. Una prima fase è stata gestita con le persone che presentavano patologie, che sono state assistite immediatamente; una seconda fase con le donne e i bambini. Momenti molto ravvicinati .E’ stata una grande emozione vedere bambini piccolissimi che scendevano dall'imbarcazione, e poi gli adulti che sono già in area di check, sia per le generalità sia per quanto riguarda l'aspetto sanitario, e che poi raggiungeranno le destinazioni che sono state scelte".

Migranti Livorno, disidratati e almeno 30 casi di Scabbia: una persona in ospedale

Come confermato anche dall'assessore Monni a bordo ci sarebbero almeno 30 casi di Scabbia, e molti dei migranti sarebbero disidratati. Si sta verificando anche eventuali contagi da Covid perché in caso di esito positivo andranno organizzati percorsi separati.

Una persona, un 25enne, sarebbe dovuta ricorrere alle cure in ospedale per le sue condizioni, ma a momento non è chiaro quali siano le cause. L'uomo ha la febbre ed è resistente alle terapie.  Per il resto, come segnalano dal Comune di Livorno, la situazione dei migranti sembrerebbe buona, sia dal punto di vista sanitario che psicologico.

A bordo ci sarebbero cinque donne due con bambini molto piccoli, per loro è stato previsto un percorso separato, mentre è stato messo a adisposizione un ginecologo per una donna incinta al settimo mese. È stato attivato anche un supporto psicologico per le donne.

"Le condizioni a bordo sono relativamente buone rispetto alla provenienza di queste persone che affrontano viaggi lunghi e difficili cui sono sottoposti. Peraltro la scelta di Livorno ha allungato di diversi giorni questa sofferenza", ha ancora detto l'assessore regionale Monia Monni.

"Gli sarà dato da mangiare - ha aggiunto l'assessore  - e già a bordo vengono vestiti con abbigliamento idoneo alla temperature dalla Croce Rossa perché ci dicono che sono praticamente nudi e scalzi".

I minori resteranno in Toscana

L'Assessore Monni ha annunciato anche che i circa 20 minori non accompagnati resteranno in Toscana, e saranno distribuiti in strutture idonee tra tutte le province.

"Per loro - ha detto Monni - è stato complesso trovare una sistemazione. Il prefetto aprirà una struttura straordinaria mentre gli altri posti li abbiamo trovati grazie ai contatti diretti della Regione con la rete di volontariato e terzo settore".

Così il sindaco di Livorno, che annuncia l'accoglienza di alcuni minori: "Il Comune di Livorno si farà carico di quattro ragazzini, abbiamo già individuato strutture specializzate. Impegno maggiore perché la priorità è farli entrare in un percorso protetto. Livorno è un porto sicuro e con un livello di organizzazione eccezionale. Adesso affrontiamo la fase più delicata. Check sanitario in corso. Comandante della nave e Emergency lavorano incessantemente per trasmettere serenità a chi è a bordo. I migranti sono stati divisi in gruppi e scenderanno nove alla volta, prima i bambini e le donne. Il percorso è il seguente: riconoscimento, generalità, check sanitario e poi assistenza con cibo e abiti".

Il piano di accoglienza a Livorno

Queste le informazioni tecniche sull’accoglienza, fornite dal dirigente della Protezione Civile comunale Lorenzo Lazzerini: “Ieri il sindaco ha disposto l'apertura del Centro Operativo Comunale nella sua massima configurazione quindi tutte le funzioni del Coc sono tutte attive e stanno operando in modalità non presidiata sul posto, sta operando nell'ambito del servizio di protezione civile. Questo ci consente di avere piena operatività in caso di qualsiasi necessità.Come Protezione Civile del Comune abbiamo 2 mezzi del servizio antincendio boschivo che sarebbero stati impiegati in caso di estrema necessità per delle attività richiesta dalla Regione Toscana e dalla Questura, impiegato la Caritas tramite il settore che si occupa del sociale per la fornitura dei pasti caldi nel punto di raccolta prima della partenza, poi abbiamo predisposto con il supporto della Porto Livorno 2000 la Polmare e l'ADSP un'area, presso il terminal crociere, che è riscaldata con aree separate uomini donne e 3 stanzette con bagno dedicate a donne in stato interessante o donne con minori a seguito e lì abbiamo predisposto 26 brandine, già montate. In caso di necessità estrema abbiamo comunque un punto tramite il quale gestire ogni evenienza"

L’assessore al Sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti ha illustrato “le numerose riunioni che si sono svolte con il Prefetto, il dirigente Massini, le assessore regionali Spinelli e Monni, l'Asl per fare la verifica rispetto ai posti che avevamo individuato in questi giorni. Abbiamo copertura per tutti i minori non accompagnati che sono presenti, chiaramente la presenza di scabbia in vari di loro necessita di qualche accortezza particolare nella distribuzione dei casi, perché dobbiamo distribuirli là dove possono essere effettivamente isolati. Ci sono stati descritti in buono stato di salute da parte dei sanitari che li hanno presi in carico, stiamo aspettando le informazioni relativamente all'incidenza dei casi di scabbia sui minori non accompagnati della nave di domani perché è il dato che ci manca per definire la distribuzione".

Striscione di benvenuto: "Livorno solidale e antirazzista"

Ad accogliere i migranti nel porto di Livorno sono apparsi alcuni striscioni. Questi, da quanto appreso, sarebbero riconducibili all'area dei movimenti di sinistra. Sono stati esposti o appesi in diversi punti nell'area portuale. I militanti di Potere al Popolo, intorno alle 5, hanno esposto uno striscione con la scritta "Livorno solidale e antirazzista".

Un altro striscione è a due passi dal molo 75 e recita: "Dal 1591 qui nessuno è straniero": si tratta di un riferimento alle leggi livornine del granduca di Toscana, Ferdinando I, che aprivano le porte della città alla popolazione attiva per favorire lo sviluppo dell'economia cittadina e dell'economia marittima dell'intero Granducato.

AGGIORNAMENTO 13

Intorno alle ore 12.30 sarebbero ancora una trentina i migranti da sbarcare dalla nave ong "Life Support". Le altre   persone sono già a terra e sta svolgendo visite mediche e operazioni di identificazione prima di poter lasciare Livorno per le varie destinazioni in altre regioni.

I minori non accompagnati sono risultati essere 22, e non 26 come inizialmente detto. Di questi 18 verranno destinati a una struttura di accoglienza per minori che il prefetto di Livorno Paolo D'Attilio ha individuato a Piombino, 4 di loro invece rimarranno a Livorno, presso il centro Il Melo.

Le operazioni di sbarco dovrebbero concludersi a breve.

Livorno 'porto sicuro' per nuovi sbarchi? Il commento del sindaco Salvetti

Alla domanda se Livorno è stata scelta come "porto sicuro" per questa occasione o se ci saranno altre occasioni, il sindaco ha risposto: "In questa fase questo discorso a me non interessa, nel senso che Livorno e la Toscana sono state chiamate in causa e hanno risposto come dovevano rispondere, dopodiché certe scelte non sono destinate ad essere fatte dai territori, ma da altri. Io so solo che già tre anni fa abbiamo affermato che Livorno era un porto aperto, sicuro, disponibile ad accogliere e aiutare chi era in difficoltà in mare. All'epoca ci fu detto in tono polemico che eravamo disposti ad ospitare “le navi dei pirati ONG”. Ebbene quelle navi ce le hanno mandate oggi qua proprio le stesse persone che all’epoca ci attaccavano, noi siamo gli stessi di tre anni fa, qualcuno invece ha cambiato idea".


I COMMENTI A CALDO

Giani: "Grazie alle donne e uomini della colonna mobile regionale"

"Grazie alle donne e uomini della colonna mobile regionale della Protezione Civile e a tutti coloro impegnati in questo momento nello sbarco dei migranti dalla nave ong al porto di Livorno.
Stiamo anche lavorando per ospitare almeno 20 minori in Toscana, la nostra regione è terra di accoglienza, diritti, umanità e grande solidarietà: abbiamo un grande cuore". Lo scrive il presidente della Regione Eugenio Giani sulla sua pagina facebook.

Gazzetti: "Orgoglioso di essere toscano e livornese"

Lo spirito di accoglienza e di vicinanza dimostrato mi rende orgoglioso di essere toscano e livornese”. Lo ha affermato in Aula il consigliere Francesco Gazzetti, che ha raccontato di essere stato tra coloro che erano presenti all’attracco, alle prime luci dell’alba, della nave di Emergency “Life support”.

Alla decisione di far arrivare la nave a Livorno è subito seguita la mobilitazione delle istituzioni locali e della Regione, con la colonna mobile, per l’accoglienza – ha detto Gazzetti -. Ringrazio il presidente Eugenio Giani e le assessore Serena Spinelli e Monia Monni per il loro grande impegno. Si tratta di un momento significativo per il territorio toscano"

Mazzeo: "Toscana da sempre una terra di diritti e di accoglienza"

"La nave di Emergency con a bordo 142 persone è attraccata al porto di Livorno. Tra loro ci sono anche 26 i minori non accompagnati e una donna incinta al settimo mese. L'accoglienza di Livorno è stata questa. Semplicemente emozionante. La Toscana è sempre stata una terra di diritti, di accoglienza e di opportunità. E vuole continuare ad esserlo". Lo ha scritto su facebook il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Il garante dei Diritti dell'Infanzia  del Comune di Livorno: "Impegno per i più fragili"

Il Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Comune di Livorno, Stefano Romboli, è intervenuto, con un comunicato, sulla vicenda dei migranti sbarcati nel porto di Livorno: "Fra i 250 migranti rifugiati che sbarcheranno a Livorno in questi giorni ci sono anche alcune/i minorenni non accompagnati. E' soprattutto a queste/i che guardo con preoccupazione perché sono le persone più fragili e vulnerabili, più bisognose di cura e protezione, soprattutto quando i riflettori saranno spenti e la notizia dello sbarco cesserà di esistere. Ogni bambino e bambina e ragazzo e ragazza in ingresso in Italia è un soggetto di diritto, nella sua individualità, e come tale va riconosciuto fin dalle prime fasi dell’accoglienza. Solo così si può tutelare pienamente la persona minorenne e garantire il rispetto dei suoi diritti. E per far questo è fondamentale l’ascolto, la piena partecipazione e il coinvolgimento del minore in ogni azione che lo riguardi, sempre seguendo il principio del suo superiore interesse. Ce lo ricordano i diritti e i principi della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (articolo 22 in particolare: diritto a protezione speciale e assistenza nel caso in cui il minorenne sia un rifugiato). Mi auguro si faccia davvero il possibile per ridurre i rischi e le probabilità di non spezzare le loro vite e di non penalizzarle ulteriormente nello sviluppo e nella formazione, ricordando e garantendo loro i diritti previsti e sanciti. La città di Livorno (l'Amministrazione Comunale e il territorio, in generale, hanno reagito benissimo all'indicazione del Governo di far sbarcare qui le navi) ha una buona possibilità di mostrare solidarietà, giustizia sociale e umanità. Oltre alla retorica e ai buoni sentimenti. Perché il "benvenuto" non sia solo uno slogan o uno striscione da mostrare”.



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