Il direttore degli Uffizi Schmidt in visita alla mostra "Jacopo Vignali a San Casciano”

Il sindaco Roberto Ciappi: “Ringraziamo le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione CR Firenze che ci offrono la possibilità di continuare a tenere aperto questo straordinario allestimento che riempie di orgoglio tutta la nostra comunità”


Per la bellissima mostra “Jacopo Vignali a San Casciano. Dipinti dalle Gallerie degli Uffizi in ricordo di Carlo del Bravo”, allestita negli spazi del museo Giuliano Ghelli e nella chiesa Santa Maria sul Prato di San Casciano in Val di Pesa, non è ancora arrivato il momento di chiudere i battenti. Esattamente come per il giovane dipinto dall’artista fiorentino in una delle opere più affascinanti dell’allestimento, curato da Lorenzo Gnocchi e Donatella Pegazzano, “La gioventù sorpresa dalla morte” realizzata nel 1625, non è giunto il momento di passare ad altra vita, nonostante la presenza di uno scheletro famelico che preme per portarsi via il ragazzo via tenendo in mano una clessidra, simbolo dell'irriducibile scorrere del tempo. È stato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, in visita alla mostra, promossa dal Comune di San Casciano in Val di Pesa, inserita nel progetto Terre degli Uffizi, ideata e realizzata dalle Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all'interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei, ad annunciare la proroga dell’evento espositivo fino al 26 febbraio 2023. La mostra, aperta dal 1 ottobre, avrebbe dovuto chiudere l'8 gennaio 2023.

“Una mostra davvero affascinante dedicata ad uno dei protagonisti del Seicento fiorentino che si qualifica per le tante novità scientifiche proposte - ha commentato il direttore - il successo dell'evento, attestato dai numeri dei visitatori, ci ha indotto ad estendere l'opportunità di ammirare e conoscere le opere esposte a San Casciano”. Ad accompagnare il direttore Eike Schmidt tra le sale del museo Ghelli, nel cuore storico di San Casciano, sono stati il sindaco Roberto Ciappi, l’assessore alla Cultura Maura Masini, la direttrice del museo, nonché coordinatrice del Sistema museale Chianti Valdarno, Nicoletta Matteuzzi, il responsabile dell'ufficio Cultura del Comune Leonardo Baldini.

La mostra, dedicata al pittore della malinconia e dei sentimenti, è articolata in due sezioni. La prima, a tema allegorico, ospita alcuni dipinti provenienti dalle Gallerie degli Uffizi come “Il Flautista”, “Cristo coronato di spine”, “La gioventù sorpresa dalla morte” di Jacopo Vignali, e lo “Zefiro del volterrano” e il “Pastore con zampogna” di Cesare Dandini. Nell’altra sono esposti alcuni dipinti a tema sacro, in prestito da altre istituzioni, come la presentazione di “Maria al tempio” del Vignali e “l’Immacolata concezione” di Francesco Curradi. In questa seconda sezione è esposto anche un inedito di Jacopo Vignali, la tela-tabernacolo “Madonna del Rosario”, proveniente dalla Chiesa di San Lorenzo a Castelbonsi nei pressi di San Casciano, un’opera presentata per la prima volta al pubblico. Altra opera degna di nota è “Suor Domenica del Paradiso implora la Madonna per la liberazione di Firenze dalla peste”, dipinto eseguito nel 1631.

La mostra si lega al territorio anche per il ricordo dedicato allo storico dell'arte sancascianese Carlo del Bravo, il primo studioso e appassionato dell'artista seicentesco, che collezionò un’ingente collezione donata proprio a Le Gallerie degli Uffizi. “Una mostra che dà prestigio a tutto il territorio comunale - commenta il sindaco Roberto Ciappi – l’opportunità di apprezzare uno dei più importanti artisti del diciassettesimo secolo si fonde all'omaggio storico-artistico che dedichiamo alla figura e all'opera culturale intrapresa e realizzata dal professor Carlo del Bravo, studioso appassionato di Jacopo Vignali, che si adoperò perché la sua collezione venisse goduta dalla cittadinanza sancascianese, dunque un sentito ringraziamento alle Gallerie degli Uffizi e alla Fondazione CR Firenze che ci offrono la possibilità di continuare a tenere aperto questo straordinario allestimento che riempie di orgoglio tutta la nostra comunità”.

Sono tanti i motivi per cui vale la pena visitare questa mostra e se si volesse accogliere il suggerimento del direttore Eike Schmidt potremmo far tesoro di queste parole: “tra le opere che maggiormente mi colpiscono ci sono quelle provenienti dal territorio, a tema sacro, che in altre occasioni sarebbe difficile ammirare, e l’opera che raffigura il dialogo simbolico tra il giovane energico e la morte ilare che provoca il ragazzo, un’iconografia che sta conquistando anche tante famiglie ed in particolare i piccoli visitatori del museo Giuliano Ghelli di San Casciano”.



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