Casa del Popolo senz'acqua: "Bloccati dalla morosità della cooperativa precedente"

Dal Circolo Arci Puccini di Capostrada l'appello a Publiacqua a trovare una soluzione condivisa: "Danno incalcolabile"


La Casa del Popolo Niccolò Puccini di Capostrada è senza acqua da due mesi e mezzo. Una situazione che è venuta a crearsi a seguito della rimozione, da parte di Publiacqua, del contatore a servizio del bar pizzeria gestito dalla cooperativa locataria dei locali al piano terra della Casa del Popolo di via Bolognese 2 a Pistoia. Cooperativa che era l’intestataria dell’utenza idrica dal 2006.

Il contatore è stato rimosso il 12 ottobre 2022 per un eccessivo consumo di acqua, poi ricondotto a una grave perdita occulta. Perdita che, come Circolo Arci Niccolò Puccini Aps (proprietario dell’immobile in virtù di un comodato d’uso da parte dell’omonima associazione civile), abbiamo provveduto a far riparare, una volta rescisso il contratto di affitto e rientrati in possesso delle chiavi dei locali. La riparazione era la condizione necessaria per far sì che la cooperativa potesse procedere alla presentazione a Publiacqua della documentazione utile al ricalcolo della loro morosità.

Il ricalcolo, a quanto apprendiamo, è stato comunicato alla cooperativa, ma il debito che permane è ancora di diverse migliaia di euro. Una situazione che ci impedisce di poter riallacciare un nuovo contatore a nome del Circolo Arci, poiché essendo l’associazione proprietaria dell’immobile, l’unica possibilità di riattivare l’utenza è procedere con una voltura, o subentro, accollandosi la morosità in capo alla cooperativa.

Il regolamento idrico prevede infatti che il gestore del servizio possa non procedere all’esecuzione della voltura fino al pagamento delle somme dovute, nei casi in cui l’utente entrante, in questo caso la nostra associazione, abbia occupato a qualunque titolo l’unità immobiliare. Stessa situazione che, sempre dallo sportello di Publiacqua, è stata evidenziata anche nei confronti dell’associazione civile, soggetto garante dell’immobile.

Si tratta, evidentemente, di una stortura che a distanza di due mesi e mezzo dal distacco del contatore dell’acqua (e di continue richieste di confronti con gli uffici commerciali di Publiacqua), ci impedisce ancora oggi di organizzare qualsiasi tipo di attività ricreativa e culturale, a servizio dell’intera comunità di Capostrada, e non solo. Ma anche di poter organizzare pranzi e cene sociali, che in questo momento sarebbero l’unico introito possibile per pagare tasse, bollette e il nostro mutuo, le cui rate continuano ad arrivare puntuali.

Il danno sociale, culturale e anche economico che è stato arrecato alla nostra Casa del Popolo, inaugurata nel 1956, è incalcolabile. Per tre motivi. Il primo: lo stop forzato a tutte le attività di socialità e aggregazione, rivolte a bambini e adulti, cui il nostro circolo stava lavorando, in un progetto di rigenerazione appena partito intorno a un rinnovato gruppo di soci.

Il secondo: la gestione fallimentare della cooperativa che, pur con il coinvolgimento - rivelatosi inadeguato e poco efficace - di Confcooperative, negli ultimi mesi di attività ha accumulato una grave posizione debitoria nei confronti della nostra associazione. Il terzo perché, in maniera del tutto involontaria, siamo rimasti schiacciati negli ingranaggi di una burocrazia, a tratti kafkiana, in cui un’associazione di promozione sociale per riavere un contatore dell’acqua in un immobile di proprietà deve prima pagare la morosità intestata a un altro soggetto.

Siamo consapevoli delle straordinarietà della situazione, ma proprio in virtù di questa, chiediamo a Publiacqua, da un lato, un riscontro in tempi rapidi cercando una soluzione condivisa che possa permetterci di ripartire con le nostre attività a servizio del quartiere di Capostrada. Dall’altro, di rivalersi su chi che quell’utenza l’ha effettivamente usata.

Valentina Vettori, presidente del circolo ricreativo N. Puccini di Capostrada, il consiglio e i soci del circolo



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