Polizia Postale Toscana, le attività del 2022: aumentati arresti per pedopornografia online

Nel 2022 la Polizia Postale, in ambito nazionale, ha affrontato continue e sempre crescenti sfide investigative nelle materie di propria competenza, con particolare riguardo alla prevenzione e al contrasto della pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, al financial cybercrime e alle minacce di natura eversiva e terroristica, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso sia all'estremismo politico, anche in contesti internazionali.

Pedopornografia Online

Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.), nel 2022, ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento e di coordinamento nazionale di tutti i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale nella lotta alla pedofilia e alla pornografia minorile online.

L’analisi dei dati relativi all’anno appena trascorso ha confermato la lieve diminuzione dei casi trattati, già evidenziata nella rilevazione di medio termine.

La flessione negativa dei dati è stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali, attivi nella protezione dei minori in rete.

L’impegno profuso dalla Specialità si è concentrato nel reprimere episodi di particolare gravità, portando a un maggior numero di individui sottoposti a pene detentive.

Nell’ambito delle segnalazioni relative alla pubblicazione di contenuti pedopornografici sui social network, si è rilevato un gran numero di accessi abusivi massivi a profili privati di ignari cittadini e di persone di spicco sotto il profilo mediatico, politico o di altra natura , finalizzato alla pubblicazione di materiale scabroso di natura pedopornografica.

La fine dell’emergenza sanitaria, con la progressiva ripresa delle attività nella direzione di un recupero della normalità, potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale, facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico sui circuiti internazionali, che non ha però inciso sull’attività di contrasto. Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.

In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal Centro sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di persone tratte in arresto di circa l'8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal C.N.C.P.O., attraverso una continua attività di monitoraggio della rete, sono stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

PEDOPORNOGRAFIA E ADESCAMENTO ONLINE

2021

2022*

Variazione percentuale

Persone indagate

1.419

1.463

+3%

Siti in Black List

2.543

2.622

+3%

* - dati rilevati il 27/12/2022

Adescamento online

Sono stati trattati 424 casi di adescamento online di minori: anche quest’anno, la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è risultata quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 casi rispetto al totale.

Continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia.

Social network e videogiochi online sono, infatti, i “luoghi” di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro di interazioni nocive, a ulteriore riprova del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

 

Cyberbullismo

Si registra una leggera flessione dei casi di cyberbullismo, che potrebbe essere interpretata come effetto della progressiva normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere, infatti, che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali e delle relazioni tra coetanei e che la costanza nell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale in favore degli istituti scolastici abbia contribuito a mantenere alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente nell'uso della rete.

Nel 2022, sono stati trattati 323 casi di cyberbullismo.

CYBERBULLISMO

2021

2022*

Casi trattati vittime 0-9 anni

27

17

Casi trattati vittime 10-13 anni

112

87

Casi trattati vittime 14-17 anni

319

219

TOTALE

458

323

* - dati rilevati il 27/12/2022

 

 

2021

2022*

Minori denunciati per Cyberbullismo

117

128

* - dati rilevati il 27/12/2022

Sextortion

L'estorsione sessuale (sextorsion) colpisce di solito gli adulti in modo violento e subdolo, sfruttando ignobilmente fragilità e curiosità personali e compromettendo, spesso con effetti molto seri, la serenità delle vittime.

Recentemente, però, il fenomeno sta interessando in modo preoccupante sempre più spesso anche vittime minorenni, con effetti lesivi inevitabilmente potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori, ai docenti o ai loro coetanei, di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto, di essere caduti nella trappola e di essersi fidati di perfetti sconosciuti.

La sensazione di sentirsi in un vicolo cieco che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che i giovani hanno nel pagare le somme di denaro richieste.

Nel corso dell’anno, sono stati trattati 130 casi, la maggior parte dei quali relativi alla fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime di sesso maschile.

CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE

(C.N.A.I.P.I.C.)

Nell'ambito del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni opera il C.N.A.I.P.I.C.. Infatti, il Servizio Polizia Postale, nella sua qualità di Organo del Ministero dell’interno per la sicurezza delle telecomunicazioni garantisce, fra l’altro - ai sensi dell’art. 7 bis D.L. n. 144 del 2005 e del DM 15 agosto 2017 - Direttiva sul riordino dei comparti di Specialità delle Forze di Polizia – la protezione delle infrastrutture critiche informatizzate del Paese.

Nell’attuale e particolare contesto internazionale, l’escalation delle tensioni geopolitiche connesse al conflitto in Ucraina continua ad avere significative ripercussioni anche in materia di sicurezza cibernetica. Risultano, infatti, in corso campagne massive a livello internazionale dirette verso infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici, quali comunicazione e difesa, tra cui figurano campagne di phishing, diffusione di malware distruttivi (specialmente Ransomware), attacchi Ddos, campagne di disinformazione e leak di database.

Inoltre, alcuni tra i più pericolosi gruppi di hacker criminali hanno deciso di schierarsi a favore della Russia, altri con l’Ucraina, prendendo di fatto parte al conflitto nel c.d. “dominio cibernetico”.

In tal senso, come noto, il conflitto russo-ucraino ha comportato una recrudescenza nell’attività di attori ostili, attraverso attacchi ransomware – volti a paralizzare servizi e sistemi critici mediante la cifratura dei dati contenuti – campagne DdoS, volti a sabotare la funzionalità di risorse online e, soprattutto, attacchi di tipo ATP (Advanced Persistent Threat), condotti da attori ostili con elevato expertise tecnico, in grado di penetrare i sistemi più strategici mediante tecniche di social engineering o sfruttando spcifiche vulnerabilità, al fine di garantirsi una persistenza silente all’interno dei sistemi a scopo di spionaggio o di successivo danneggiamento.

La proliferazione di gruppi ostili è stata realizzata, poi, anche mediante il ricorso a crew hacker di c.d. crime as a service, ordinariamente attive nel fornire supporto tecnologico ad attori criminali ed oggi sempre più contigue a gruppi di ascendenza statuale.

In particolare, il Servizio Polizia Postale ha implementato l’attività informativa e di monitoraggio ad ampio spettro, estendendola anche al dark web, attivando canali di diretta interlocuzione dedicati allo scenario in atto con Europol, oltre che con Interpol e con l'FBI, con l’obiettivo di elevare il livello di attenzione, con particolare riguardo al settore economico/finanziario, tradizionalmente oggetto di interesse da parte di compagini criminali con connotazione “state sponsored”.

Il C.N.A.I.P.I.C., attraverso alert quotidiani, ha diffuso indicatori di compromissione e avvisi di informazione di sicurezza alle infrastrutture informatiche dei vari dicasteri, alle infrastrutture critiche nazionali e ai potenziali target di azioni ostili, individuati attraverso la permanente attività informativa assicurata dal Centro.

I Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale sul territorio hanno svolto adeguati servizi di monitoraggio e di analisi, condividendo ogni evidenza utile in relazione al quadro internazionale sin qui descritto.

L’attività del C.N.A.I.P.I.C., oltre agli approfondimenti investigativi, si è tradotta nell’analisi tecnica della minaccia, volta all’elaborazione di informazioni di sicurezza preventiva, nonché nel supporto operativo alle infrastrutture oggetto di attacco, che hanno contribuito al ritorno alla piena operatività dei sistemi informatici colpiti.

Attacchi infrastrutture critiche ad istituzioni, aziende e privati

2021

2022*

Variazione percentuale

Attacchi rilevati

5.434

12.947

+138%

Persone indagate

187

332

+78%

Alert diramati

110.524

113.226

+2%

Richieste di cooperazione HTC

60

77

+28%

* - dati rilevati il 27/12/2022

 

SEZIONE OPERATIVA

Nell’ambito delle competenze della Polizia Postale, si segnala il rafforzamento dell’attività di prevenzione attraverso il monitoraggio attivo della rete e un’articolata attività di contrasto alle truffe online, con 3541 persone deferite all’Autorità Giudiziaria, in particolare nel settore dell’e-commerce e del market place.

Truffe OnLine

2021

2022*

Variazione percentuale

Casi trattati

15.083

15.508

+3%

Persone indagate

3.403

3.541

+4%

Somme sottratte

€ 73.245.740

€ 115.457.921

+58%

* - dati rilevati il 27/12/2022

Nell’ambito delle truffe sul web, anche nel corso del 2022 si registra un importante incremento degli illeciti legati al fenomeno del trading online (3.020 i casi trattati, 130 le persone), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. L’attività investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, comporta l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme versate e l’espletamento di accertamenti sui flussi finanziari, normalmente destinati all’estero.

Proprio per dare maggior impulso alle indagini che vedono coinvolti cittadini stranieri, la Sezione Operativa della Polizia Postale, nel corso dell’anno 2022, ha attivato 260 richieste di cooperazione internazionale attraverso il canale Europol che, in più di un’occasione, si sono rivelate determinanti per l’individuazione degli autori dei reati investigati.

Particolare attenzione è rivolta inoltre ai fenomeni del revenge porn, con 244 casi trattati (di cui 34 in danno di minori) e 71 persone denunciate e delle truffe romantiche, con 442 casi trattati (di cui 4 in danno di minori) e 103 persone denunciate, spesso sommersi in quanto caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo che induce la vittima a non denunciare.

Sono stati 15 i casi di “Codice Rosso” (procedura d'urgenza prevista per alcune particolari tipologie di reato, tra cui maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, deformazione dell'aspetto mediante lesioni permanenti al viso), che hanno visto la Polizia Postale impegnata attivamente nel contrasto dei reati contro la persona commessi attraverso la rete.

Reati contro la persona

perpetrati OnLine1

2021

2022*

Casi trattati

10.297

9.278

Persone indagate

1.693

1.167

1 – Stalking / diffamazione online / minacce / revenge porn /

molestie / sextortion / illecito trattamento dei dati /

sostituzione di persona / hate speech / propositi suicidari

* - dati rilevati il 27/12/2022

Specifiche iniziative sono state rivolte all’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno degli atti intimidatori nei confronti della categoria dei giornalisti e servizi di monitoraggio dei canali di diffusione, costituiti da siti web, piattaforme di digitali, profili e pagine presenti sui social network più noti (Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, Pinterest e Youtube), finalizzati ad arginare la diffusione del linguaggio d’odio (hate speech).

La Sezione Operativa è stata impegnata anche nell’individuazione di proposte di vendita online di prodotti contraffatti e nella prevenzione e repressione dell’utilizzo illecito di segni distintivi dei marchi registrati, per la tutela del c.d. italian sounding.

Il monitoraggio di siti e spazi web (blog, gruppi social e siti dedicati) dediti a giochi e scommesse clandestine è un’altra attività operativa particolarmente seguita dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia per contrastare la diffusione irregolare o illegale, sia per tutelare gli interessi dei consumatori, specie se minori d’età: numerosi sono i siti con sedi legali presso paesi esteri, che operano in Italia anche se privi della prevista autorizzazione per poter esercitare legalmente la raccolta di scommesse.

Nel corso del 2022, sono state potenziate anche le attività di monitoraggio relative alla vendita online di tabacchi, sigarette elettroniche e liquidi da inalazione, su siti sprovvisti delle relative autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

CYBERTERRORISMO

Nel corso degli ultimi anni, il continuo e vertiginoso incremento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, dei social network e delle applicazioni di messaggistica istantanea, ha determinato un’allarmante diffusione di contenuti propagandistici di matrice terroristica, sia di origine islamista (jihadista, ISIS, Al Qaeda, Al Shabaab ed altre articolazioni locali), sia riconducibili a formazioni suprematiste di estrema destra (neonazismo, neofascismo, tifoserie strutturate), nonché di estrema sinistra (movimenti di lotta armata, anarco/insurrezionalisti, antagonisti).

Cyberterrorismo1

2021

2022*

Casi trattati

1.321

1.193

Persone indagate

80

66

Spazi virtuali monitorati

126.998

173.306

1- Estremismo internazionale religioso / estremismo razziale, antagonista ed anarchico

* - dati rilevati il 27/12/2022

In tale ambito, la Polizia Postale garantisce una costante attività di monitoraggio della rete e dei canali di messaggistica istantanea, tesa all’identificazione dei responsabili della diffusione dei contenuti illeciti. Altro punto di forza delle attività di prevenzione, sta nel continuo scambio informativo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, competente in materia di contrasto al terrorismo.

Trattandosi, in particolare, di un fenomeno di carattere transnazionale, risulta imprescindibile l’efficiente attivazione degli strumenti di cooperazione sovranazionale, soprattutto per assicurare la condivisione di informazioni, indiscusso valore aggiunto per le attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali.

In ambito europeo, proprio al fine di garantire la cooperazione internazionale, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni rappresenta il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, preposta a ricevere dai Paesi membri le segnalazioni relative ai contenuti terroristici diffusi in rete e ad orientarne l’attività.

La costante attività di monitoraggio informativo ed investigativo ha permesso di accertare come nel corso degli ultimi mesi sia stato registrato un notevole incremento dei trend e delle discussioni all’interno di chat in diverse piattaforme, dai tradizionali gruppi di Facebook (molti dei quali risultano essere già stati bloccati) a social meno noti, come Reddit, fino a piattaforme come 8chan, vk.com (Vkontakte), nonché Telegram, privilegiando tutte quelle che, per la propria policy, garantiscono l’anonimato e rendono più complicata l’identificazione degli autori dei messaggi.

Proprio nell’ambito della lotta ai crimini ispirati dall’odio, nello scorso mese di aprile, la Polizia Postale ha partecipato alla giornata di azione congiunta a livello dell’U.E., sostenuta da Europol, che, oltre l’Italia, ha coinvolto 10 Paesi (Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Romania e Spagna).

Le attività investigative hanno permesso di identificare in tutta Europa 176 persone in relazione alla diffusione online di messaggi di incitamento all’odio xenofobo-razziale, nonché istigazione alla violenza.

Da ultimo, lo scorso 15 dicembre, la Polizia Postale e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione hanno partecipato ad una seconda giornata congiunta, coordinata dall’European Union Internet Referral Unit (EU IRU) di Europol, nell’ambito del Referral Action Day (RAD) contro i contenuti violenti dell’estremismo di destra e del terrorismo online. L'attività ha coinvolto anche le Unità specializzate di 14 Paesi, tra cui 13 Stati membri dell'Unione Europea e un Paese non appartenente all’ UE.

Le autorità partecipanti sono state coinvolte nell'individuazione e nella segnalazione di contenuti terroristici ai fornitori di servizi online e nel valutare le loro risposte. Le attività hanno portato alla segnalazione di 831 elementi a 34 piattaforme interessate. Il materiale in questione include contenuti vietati prodotti da organizzazioni estremiste di destra o in favore di queste, nonché contenuti diffusi relativi ad attacchi terroristici motivati dall'estremismo violento.

Dal primo Referral Action Day (RAD) dedicato a questo tipo di contenuti online nel 2021, la minaccia rappresentata dall'estremismo violento e dal terrorismo è ancora in aumento.

Si tratta di occasioni in cui le Forze di polizia dei Paesi partecipanti hanno modo di segnalare i contenuti propagandistici ai fornitori di servizi online, invitandoli a valutare e rimuovere quelli che violano i loro termini di servizio. Le piattaforme sono invitate a rafforzare i propri protocolli di moderazione per evitare questo tipo di abuso in futuro.

FINANCIAL CYBERCRIME

L’anno 2022 ha portato con sé numerosi effetti dell’emergenza sanitaria da Covid19, che ha comportato il cambiamento radicale di alcune delle più consolidate abitudini di vita. La sostituzione della socializzazione diretta con quella telematica e lo svolgimento dell’attività lavorativa a distanza, imposti fin dall’avvio della pandemia, si sono, in parte, stabilizzati, aprendo la strada a nuove consuetudini: molte aziende hanno proseguito con forme di telelavoro e smartworking, contribuendo a incrementare la frequenza della navigazione in rete da parte dei soggetti adulti anche attraverso devices quali tablet, smartphone, PC, molto spesso utilizzati anche per scopi personali a scapito della sicurezza.

Nel solco di questi cambiamenti si è registrato un aumento dei reati informatici che hanno raggiunto livelli altissimi, evidenziando i radicali cambiamenti che il crimine ha subito dopo la pandemia.

Il settore del financial cybercrime fornisce straordinarie opportunità di guadagno ed è ampiamente sfruttato da molte organizzazioni criminali, anche estere, come veicolo per finanziare le proprie attività illecite, il più delle volte attraverso l’utilizzo di sofisticate tecniche di social engineering per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni riservate.

Le conseguenze di un attacco riuscito possono essere drammatiche e avere effetti devastanti non solo su singoli utenti o investitori, ma anche su piccole e medie imprese, con ingenti perdite economiche e danni d’immagine difficilmente recuperabili.

I “money mules” rappresentano senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, persone di dubbia moralità si prestano ad essere l’ultimo anello della catena, attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a svolgere tale funzione, essenziale per le organizzazioni criminali, sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà pressoché endemica in tutto il mondo.

Anche il 2022 è stato caratterizzato dalla crescita dell’interesse per le cryptovalute: i cittadini italiani, anche se con ridotte competenze informatiche, sono sempre più frequentemente attratti da tali investimenti, con la speranza di realizzare i facili e veloci guadagni loro prospettati.

I truffatori informatici agganciano le vittime attraverso richieste di natura tecnica, spesso anche su chat ufficiali, inducendoli a comunicare le chiavi private, che permettono la movimentazione delle cryptovalute e consentono ai malfattori di prendere il pieno possesso del Wallet del cliente e di impadronirsi del contenuto.

Forte anche l’impegno per contrastare il fenomeno del riciclaggio perpetrato attraverso la conversione delle somme frodate in cryptovalute.

Il Servizio Polizia Postale ha coordinato diverse attività investigative su truffe informatiche ad alto contenuto tecnico che hanno visto i criminali tentare di realizzare i loro guadagni inviando le somme sottratte tramite bonifico bancario ad exchange di cryptovalute non collaborativi con la Polizia, convertendo la valuta ufficiale in Bitcoin o Ethereum.

Ciò consente di spostare agevolmente le somme sottratte agli utenti incauti, in attesa di fare “cashout”.

Per tale ragione è stata intensificata la collaborazione con le grandi società di Exchange di cryptovalute, specie ai fini del congelamento delle somme sottratte, così come è stata potenziata anche l’analisi delle transazioni in cryptovalute, con la collaborazione degli specialisti di Europol.

L'assenza di confini geografici che caratterizza Internet consente sempre più frequentemente la formazione di gruppi criminali di nazionalità eterogenee, realtà che caratterizza ormai gran parte dei reati commessi attraverso le nuove tecnologie.

In Italia, sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 4 milioni sono stati recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, al fine di operare sui sistemi di home banking, sono state identificate ed indagate 853 persone (+9% rispetto all’anno precedente).

Frodi Informatiche

2021

2022*

Variazione percentuale

Persone indagate

779

853

+9%

Somme sottratte

€ 33.258.422

€ 38.678.134

+16%

* - dati rilevati il 22/12/2022

OPERAZIONE “EMMA” - Si è conclusa a fine novembre 2022, l’Operazione di polizia ad alto impatto denominata EMMA (European Money Mules Action), giunta alla sua settima edizione, messa in campo anche quest’anno dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalle Forze di polizia cyber di altre 24 Nazioni e coordinata da Europol ed Interpol.

I numeri complessivi dell’Operazione nei diversi Paesi europei, frutto del lavoro di tutte le Forze di polizia estere impegnate insieme alla Polizia italiana, sono ragguardevoli: anche grazie al supporto di oltre 1.800 istituti bancari e altre istituzioni finanziarie, sono state individuate 4.089 transazioni bancarie fraudolente ed avviate oltre 1.600 indagini, riuscendo a prevenire frodi per un danno stimato in 17,5 milioni di euro.

Più di 8.755 le “teste di legno” individuate e 222 gli organizzatori e coordinatori identificati.

L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione delle banche e degli istituti di credito italiani, che, attraverso il consorzio CERTFin e l'ABI, hanno assicurato un supporto in tempo reale agli investigatori, per mezzo della piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “OF2CEN”, realizzata appositamente dall’Italia al fine di prevenire e contrastare le aggressioni criminali ai servizi di home banking e monetica.

L’uso crescente delle nuove tecnologie ha reso necessario lo sviluppo e il potenziamento di nuovi strumenti di comunicazione che consentissero alla Polizia di Stato di mettersi in contatto diretto con gli utenti del web.

In tale ottica, il portale del Commissariato di PS online ha permesso al cittadino, abituato ormai a utilizzare la rete internet per svolgere le principali attività quotidiane, di rivolgersi agli agenti della Polizia Postale in qualsiasi momento e ovunque si trovi. Attraverso il computer, l’utente può segnalare comportamenti che giudica illeciti o chiedere aiuto per superare difficoltà di vario genere, anche nei casi in cui potrebbe essere fonte di disagio rappresentarle di persona.

La facilità con cui gli utenti hanno interagito con tale piattaforma ha reso possibile raccogliere le segnalazioni di quegli utenti che, mossi da spirito altruistico e di collaborazione, si sono rivolti alla Polizia Postale fornendo utili evidenze su fenomeni emergenti potenzialmente lesivi, contribuendo ad evitare che altri potessero cadere nelle trappole della Rete.

L’esigenza di innalzare al massimo i livelli dell’azione preventiva ha imposto di introdurre una nuova sezione, dedicata agli alert, dove vengono raccolti e pubblicati gli “avvisi agli utenti” che, proprio perché costantemente aggiornati e facilmente raggiungibili, costituiscono un efficace strumento di autotutela messo a disposizione del cittadino.



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

torna a inizio pagina