Nella relazione sull'attività degli Uffici requirenti del Distretto di Firenze presentata all'apertura dell'anno giudiziario dalla procura generale, la Casa di reclusione di Volterra è stata definita "lodevole esempio di sinergia tra Amministrazione penitenziaria ed Enti territoriali che fa del carcere, che pure presenta anch'esso rilevanti problemi di natura edilizia, struttura viva sul territorio e non un'area separata che offre ai detenuti continue e rinnovate occasioni di inserimento esterno".
la struttura di Volterra, infatti, è caratterizzata da "un elevato numero di programmi di lavoro all'esterno e semilibertà, insieme ai corsi scolastici di vario indirizzo superiore, al Progetto 'Cene galeotte' (alla quale può accedere la cittadinanza esterna) ed all'oramai nota a livello internazionale attività teatrale condotta dall'Associazione 'Carte Bianche'".
Tuttavia, la relazione riferisce di "incomprensibili ragioni di ordine burocratico" che non hanno ancora consentito l'avvio della realizzazione del nuovo teatro all'interno del carcere nonostante il finanziamento di oltre 1 milione di euro già stanziato dal Ministero della Giustizia.
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