Montespertoli per la memoria: successo per 'Gli ebrei di Trecento'

Domenica 29 gennaio 2023 si è svolta alle ore 18:00 la conferenza “Gli ebrei di Trecento”, che è parte del ciclo di conferenze “La Montespertoli che salvò gli ebrei” inaugurato dall’Amministrazione nel 2021. L’evento ha riscontrato uno straordinario successo di pubblico: non soltanto l’intera Sala del Consiglio, che ospitava l’evento, era piena, ma è stato allestito un ulteriore spazio presso il Centro culturale “Le Corti”, anch’esso riempito, per assistere alla conferenza in collegamento. Al centro dell’incontro di quest’anno la storia delle famiglie Manni, Weiss e Ballio, che vivevano nella fattoria di Trecento e che furono salvate dai fascisti grazie alla protezione fornita loro dal segretario comunale dell’epoca Tullio Sperduti, dal maresciallo dei Carabinieri Carmelo Gorgone e dagli abitanti della frazione di Trecento. Quando la Questura di Firenze chiese della presenza di ebrei a Montespertoli, infatti, il segretario comunale e il maresciallo risposero negativamente. Tuttavia, la soffiata di un fascista locale li tradì, e per questa ragione le autorità fecero avvisare la famiglia e le consentirono di fuggire. Grazie a questo atto eroico, reso possibile grazie non soltanto alle autorità, ma anche alla popolazione e ai sacerdoti, nessuno della famiglia fu mai catturato e deportato.

“Nessuno ebreo nel nostro paese è stato deportato ed era necessario per noi raccontare quanto è stato grande il cuore e l'impegno della nostra comunità. Sono stati ripercorsi i passi delle famiglie Ballio, Manni e Weiss grazie ad una accurata ricerca guidata dal cavaliere Gabriele Boccacini e grazie alla testimonianza diretta del prof. Giulio Ballio e del prof. Massimo Livi Bacci. Abbiamo scoperto una grande rete di copertura. Al fianco degli ebrei di Montespertoli si schierò la nostra intera comunità: dal segretario comunale, al maresciallo dei carabinieri, ai fattori, ai mezzadri e ai sacerdoti. La memoria è una questione centrale per tutta la comunità e la grande partecipazione di domenica pomeriggio è stata la testimonianza della vicinanza di Montespertoli. Voglio per questo ringraziare di cuore tutti i cittadini che sono venuti ad ascoltare” dichiara il Sindaco, Alessio Mugnaini.

Nel corso della conferenza il cavaliere Gabriele Boccaccini ha ripercorso la genesi dell’iniziativa: “Tre anni fa l'Amministrazione mi ha coinvolto in questo percorso di riscoperta della storia di Montespertoli. Quando si parla dell'Olocausto la memoria si ricollega spesso a grandi e dolorosi eventi storici. Tuttavia l’Olocausto non è un fatto lontano, ma una tragedia che ha coinvolto i nostri amici, i nostri famigliari e con loro migliaia di persone ed è per questo che sono stato felicissimo di poter cominciare, insieme all'Amministrazione di Montespertoli, un cammino di ricerca sul territorio che ci ha portati a riscoprire una memoria rimasta a lungo sepolta. Sapevo che sarebbero emerse delle sorprese ma francamente, in questi tre anni, le cose sono andate ben aldilà di quello che ci saremo potuti immaginare con un crescendo continuo di emozioni e di scoperte. Considero la ricerca effettuata a Montespertoli come un progetto pilota, un modello esportabile in altri comuni e spero che la Comunità Ebraica di Firenze, che oggi ci onora con la presenza della prof. Shulamit Furstenberg Levi, lo raccomandi agli altri comuni della provincia”.

Nelle parole del professor Giulio Ballio, già rettore del Politecnico di Milano, tutta l’emozione per la riscoperta dei fatti in questione: “Ho tanto da raccontare su questa storia, ma non saremmo riusciti a scoprire tutto quello che adesso sappiamo se non avessimo lavorato insieme. Desidero qui nominare i veri gentiluomini di Montespertoli: il Segretario Comunale Tullio Sperduti, che riusci a depistare i tedeschi. Mentì spudoratamente rischiando la vita; il maresciallo dei Carabinieri, Carmelo Gorgone, che affidò i beni sequestrati al nostro fattore, impedendo che andassero nelle mani dei fascisti; Afredo Lapi, detto Cannellino, l’autista; il falegname Enzo Chiti, detto Nozzoli; Don Ancilotti e don Manetti; le famiglie dei mezzadri della Fattoria, i Giotti, i Mariotti, i Cianti, i Lazzaretti, i Chiti. Tutti si strinsero alla famiglia nel completo silenzio. Infine, tutti colori di Montespertoli che conoscevano le nostre origini e che hanno taciuto. Grazie a Montespertoli per averci salvato”.

“È stata un'emozione vedere la sala così piena e così attenta – ha commentato il prof. Massimo Livi Bacci, i cui genitori accolsero parte della famiglia in fuga da Trecento. “Ringrazio tutta l'Amministrazione per averci permesso di ripercorrere la nostra storia. Io sono un piccolo testimone diretto e mai avrei pensato di poter raccontare le vicende di cui sono stato testimone. Tutti i protagonisti elencati dal prof. Ballio non si sono mai vantati di quello che hanno fatto: per loro era una cosa normale, un vero atto di umanità. Quello che però noi possiamo fare oggi è raccontare, per tenere viva la memoria."

"La Comunità Ebraica vuole esprimere il proprio apprezzamento e riconoscimento verso il coraggio e la solidarietà che sia la popolazione sia le autorità hanno dimostrato durante il periodo nazifascista. Il vostro amore verso l'umanità ha predonimato nei momenti più bui. La memoria che avete restituito attraverso la ricerca e le testimonianze include una vostra ricostruzione della presenza ebraica a Montespertoli. Grazie per tutto quello che avete fatto e state facendo per ricordare quello che è stato dimenticato" ha infine dicharato Shulamit Furstenberg Levi, in rappresentanza della Comunità ebraica di Firenze.

All’incontro hanno anche preso parte i bis-nipoti di Tullio Sperduti, che hanno potuto così conoscere di persona la famiglia che deve la propria vita al gesto eroico dell’allora segretario comunale. Sul canale Youtube del Comune di Montespertoli, per chi se lo fosse perso, è possibile trovare la registrazione dell'evento nella sezione "dal vivo".

Fonte: Comune di Montespertoli - Ufficio stampa



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